Il caso Volkswagen mette il diesel sotto pressione. Ma per gli analisti Bmw rimane la più attraaente
Sarà il declino del diesel? Si domanda in un report Barclays Equity Research all’indomani dello scandalo delle emissioni delle auto Volkswagen, una vicenda storica e della quale abbiamo letto solo il primo capitolo, quello delle dimissioni del ceo Martin Winterkorn e del dilagare dell’inchiesta anche in Europa. E mentre sorgono dubbi anche sulla rivale Bmw – in pesante ribasso in Borsa dopo voci di stampa secondo le quali alcuni Suv presenterebbero emissioni undici volte superiori ai limiti previsti dall’Ue per l’X3 xDrive 20 – gli analisti di Barlcays indicherebbero proprio nella casa automobilistica bavarese il titolo meglio posizionato del settore auto europeo.
OEM sotto pressione
Nonostante il terremoto, Barclays mantiene un giudizio “neutrale” sul settore automobilistico europeo. “E’ ancora troppo presto per valutare le implicazioni della vicenda Volkswagen.sul titolo, o per considerare le potenziali ricadute su altri marchi e sugli OEM (original equipment manufacturer), cioè i fornitori di apparecchiature originali”, è il commento di Kristina Church, analista di Barclays Equity Research. La vicenda Volkswagen potrebbe infatti estendersi all’intera catena automobilistica, mettendo sotto pressione molti fornitori. “Mentre nel breve termine ritengo che l’intero settore sarà colpito dalle ricadute della vicenda Volkswagen, nel lungo termine ci potrebbe essere un’opportunità per quelli esposti alla powertrain technology in Europa, come Conti, Valeo e JCI”, è il parere di Church.
BMW meglio posizionato
“L’altro grande tema che dovrà affrontare il settore auto – aggiunge Church – potrebbe essere un calo di penetrazione del diesel (attualmente al 53% in Europa) se i consumatori cominceranno a non credere più nella purezza delle vetture”. Secondo Barclays, BMW è il marchio che presenta la migliore compliance, ovvero una consolidata immagine aziendale dal punto di vista della correttezza delle procedure e del rispetto delle norme. L’ICCT (International Council on Clean Transportation, cioè l’organizzazione indipendente americana che si propone di ridurre l’impatto ambientale nei trasporti al fine di salvaguardare la salute dell’uomo e rallentare i cambiamenti climatici) ha infatti condotto analisi in un ambiente reale simulato (vale a dire in ambienti in cui “dispositivi di manipolazione” potrebbe essere attivi) e tuttavia BMW è risultato l’unico produttore perfettamente conforme. “Pensiamo che per gli investitori con un orizzonte temporale di lungo termine BMW rimanga una proposta attraente, tanto più che ha superato le prove ICCT USA e UE“, conclude Church.