Caro petrolio, quanto mi costi (poco)
Ormai ci eravamo abituati a seguire la cronaca di un prezzo del petrolio sempre al rialzo, ai suoi numerosi record storici e ai nuovi massimi del prezzo del barile.
Il nuovo anno invece ha segnato una nuova tendenza, quella di un prezzo dell’oro nero in frenata, forse in brusca discesa. Oggi il barile di Wti, la qualità scambiata sulla borsa statunitense, vale circa 58 dollari al barile, dopo che ieri il prezzo ha fatto segnare una flessione superiore al 4%.
Prezzo che è sceso sotto la soglia dei 58 dollari per il barile di Brent, il petrolio estratto dalle piattaforme del mare del nord. Erano oltre 4 mesi che i prezzi dell’oro nero non scendevano così tanto, e adesso la domanda più diffusa è quanto durerà la tendenza.
Gli esperti del settore Oil dicono che la discesa dei prezzi in parte è fisiologica, in un mercato dove oltre alla speculazione il rapporto domanda-offerta ha una valenza ancora notevole, ma pare essere soprattutto il clima mite registrato nel Nord-Est degli Stati Uniti a far calare i prezzi. E’ dunque la minore richiesta di carburante da riscaldamento, in particolare di gasolio, a mitigarne l’andamento sulle borse mondiali.
Un segnale importante, inoltre, lo si avrà in giornata quando verranno resi noti i dati sulle scorte petrolifere degli Usa. Il consensus degli analisti a tal proposito è positivo, con previsioni di un dato in crescita a favore di una nuova debolezza dei prezzi del petrolio.