News Notizie Italia Caos treni: resta distanziamento, ma Codacons denuncia stangata prezzi biglietti post-Covid

Caos treni: resta distanziamento, ma Codacons denuncia stangata prezzi biglietti post-Covid

Pubblicato 2 Agosto 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:23
L'ordinanza emessa ieri dal ministro della Salute ha reintrodotto l'obbligo di distanziamento nei treni ad Alta velocità. Il Codacons condivide la decisione di mantenere il distanziamento sui treni e torna a chiedere a gran voce il ripristino dei prezzi pre-Covid, oltre al “ritorno” di promozioni e sconti per i clienti. L’epidemia, infatti, ha fatto letteralmente esplodere i prezzi di treni e aerei: tanto per fare un esempio, a maggio si spendevano anche 262 euro per spostarsi in treno da Milano a Napoli (nella giornata di sabato 9 maggio col Frecciarossa 9515); quasi 6 mesi prima (il 25/11/2019), con Trenitalia, si scendeva a 103 euro, e con Italo si raggiungeva quota 88,10 euro. Cifre esorbitanti, giustificate dalle aziende in questione con le restrizioni del Governo e l’adeguamento alla normativa di contenimento dell’epidemia, che hanno tagliato fuori tantissimi utenti e passeggeri da un servizio essenziale per collegare il Paese. Cifre, insomma, lontanissime da quelle pre-Covid, come dimostrato dall’Associazione in un apposito report (www.codacons.it). “Distanziamento o no, i prezzi dei biglietti devono calare”, dichiara il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Non si possono tagliare fuori ampie fasce della popolazione dall’Alta Velocità, che rimane una delle colonne portanti della mobilità del Paese. Ci aspettiamo che Trenitalia e Italo abbassino le tariffe e tornino a introdurre, al più presto, promozioni e iniziative dedicate ai propri clienti, già provati dalla crisi dei redditi causata dal COVID”, conclude.