Calo inflazione spinge giù l’euro, kiwi sale dopo Rbnz
Repentina inversione di rotto per l’euro sul mercato forex dopo l’uscita dei dati relativi a inflazione e disoccupazione dell’eurozona. Il cross euro/dollaro è sceso fino a un minimo intraday a 1,3612 e ora viaggia in area 1,362. A ottobre l’inflazione dell’eurozona si è attestata allo 0,7% annuo, sui minimi a quasi 4 anni, sotto le attese di mercato che erano di un dato invariato a +1,1% a/a. Inflazione sempre più lontana dal target del 2% indicato dalla Bce. Riscontri che aumentano le aspettative per nuove mosse espansive da parte dell’istituto guidato da Mario Draghi anche alla luce del nuovo deterioramento evidenziato dal mercato del lavoro con disoccupazione al 12,2% a ottobre (consensus era 12%). La prossima riunione sui tassi della Bce è in agenda il prossimo 7 novembre.
Tra le altre valute da segnalare il movimento del dollaro neozelandese sceso in avvio di giornata sotto quota 0,82 rispetto al dollaro per poi risalire a 0,828 dopo il nulla di fatto sui tassi da parte della Reserve Bank of New Zealand (Rbnz) che ha lasciato il livello dei tassi di interesse invariato al 2,5 per cento. La decisione è in linea con le attese di mercato che si aspetta una prima stretta sui tassi a marzo 2014. L’istituto centrale neozelandese ritiene che probabilmente il prossimo anno sarà necessario iniziare ad aumentare i tassi con “l’entità e la tempistica del rialzo dei tassi di riferimento che dipenderanno in gran parte dall’entità dell’impatto sull’inflazione dello slancio del mercato immobiliare e delle costruzioni”. Il governatore dell’istituto centrale, Graeme Wheeler, ha rimarcato che la crescita economia della Nuova Zelanda è stimata superiore al 3% annuo a fine settembre con il persistere di pressioni al rialzo sui prezzi delle case specialmente a Auckland. Wheeler non ha comunque espresso preoccupazioni relative al recente rialzo del kiwi salito ai massimi a 5 mesi.