C. Beauchamp: previsto un ritorno dell’appetito per il rischio

Nonostante una momentanea risalita in corrispondenza della pubblicazione dei dati europei sul Ppi, dei risultati dell’asta portoghese e della stima Adp sull’andamento del mercato del lavoro Usa, il cross euro-dollaro si conferma in calo. Nel corso della prima parte un primo sostegno per la moneta unica è arrivato dai dati relativi i prezzi alla produzione, cresciuti del 5,3% a dicembre, il ritmo maggiore degli ultimi due anni.
Indicazioni positive sono poi giunte dall’asta portoghese, che ha registrato un calo dei rendimenti per i titoli a 6 e 12 mesi, segno che il sentiment sulla Periferia dell’Eurozona continua ad essere positivo, e dagli Stati Uniti con la pubblicazione della stima Adp. Nonostante il dato abbia registrato una revisione al ribasso dei risultati precedenti, ha anche rilevato a gennaio una crescita delle buste paga nel settore privato di 187 mila unità.
Ma oggi ad appesantire l’andamento della moneta unica ci si è messa Standard & Poor’s, che ha ridotto il merito di credito dell’Irlanda. L’agenzia ha portato il rating ad A- da A sul lungo termine e ad A-2 da A-1 sul breve. Più che la notizia in sé, preoccupa il mercato la conferma che il giudizio resta sotto osservazione con implicazioni negative.
La moneta unica perde quindi terreno contro dollaro a 1,3773 (-0,4%) ed il biglietto verde recupera terreno anche contro la divisa giapponese portando il cross tra le due valute a 81,700. Christopher Beauchamp da IG Markets rileva come la divisa statunitense abbia approfittato delle notizie in arrivo dall’Egitto, visto che il “presidente Mubarak ha scelto di non usare la forza nel tentativo di fermare le proteste”. L’analista rileva che si tratta di una decisione che “riduce il rischio di ulteriori violenze, e questo contribuirà a migliorare la propensione al rischio”.