C. Beauchamp: l’asta spagnola ha evidenziato i timori degli operatori per la situazione di Madrid
La crisi europea del debito e le tensioni geopolitiche in arrivo dall’Asia mandano ko la propensione al rischio. Dopo i problemi finanziari e politici dell’Irlanda, un altro duro colpo alla voglia di rischio degli operatori oggi è arrivato dall’Asia, dopo che la Corea del Nord ha bombardato l’isola sudcoreana di Yeopyeong. Ma in Europa oltre all’Irlanda tiene banco anche la situazione portoghese e l’esecutivo di Lisbona, come del resto avevano fatto i governi di Grecia e Irlanda, continua a dichiarare di non necessitare di aiuti (indicazioni ribadite anche dal Presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy).
I dati migliori delle attese arrivati nella prima parte di seduta dal Vecchio continente, con la conferma del +3,9% annuo per il Pil tedesco del terzo trimestre ed i 58,9 punti del Pmi (55,5 punti per l’indice europeo) sono stati annullati dalla decisa crescita dei rendimenti registrata nell’asta di titoli a 3 e 6 mesi spagnoli, saliti rispettivamente dallo 0,951% all’1,743% e dall’1,285% al 2,111%.
Come segnala Christopher Beauchamp di IG Markets “Madrid aveva programmato di vendere 4-5 miliardi del debito a tre e sei mesi, ma è riuscita a vendere solo 3,6 miliardi. La crescita dei rendimenti indica che gli investitori preferiscono usare una certa cautela con la situazione finanziaria della Spagna”.
Tornando agli aggiornamenti macroeconomici, indicazioni positive dalla crescita dell’economia statunitense nel terzo trimestre, rivista al rialzo al 2,5% rispetto al +2% della prima lettura flash. Il dato risulta lo 0,1 per cento sopra le attese del mercato. Spicca la rilettura al rialzo dei consumi personali che risultano in crescita del 2,8% rispetto al +2,6% del dato flash.
Il dollaro quindi sta incrementando i guadagni, dopo aver beneficiato nella prima parte della voglia degli operatori di asset considerati più sicuri; il cambio euro/dollaro dopo aver toccato poco fra un minimo di seduta a 1,3369 in questo momento quota 1,3384. In rialzo contro euro anche la divisa giapponese e quella svizzera, con i rispettivi cross a 110,83 e 1,3309. Nei primi due casi si tratta dei minimi da due mesi.