BTP Italia, conviene? Dipende da inflazione, Bce e spread
Sotto i riflettori la nuova emissione del BTP Italia, che sta riscontrando cospicui ordini in questi primi tre giorni dedicati agli investitori retail. Interesse dettato da uno scenario di elevata inflazione (+6,8% a/a a maggio in Italia).
“Si tratta di un prodotto che ha una scadenza abbastanza lunga (8 anni) e oggi ha senso alla luce del suo rendimento interessante”, spiega Edoardo Fusco Femiano, fondatore di DLD Capital SCF, che aggiunge: “Essendo indicizzato all’inflazione bisognerà però vedere come evolverà l’indice dei prezzi al consumo nei prossimi mesi. Sappiamo poi che il Btp ha una certa volatilità soprattutto in una fase storica come questa e pertanto può essere esposto a fluttuazioni. Deve esserci quindi una certa disponibilità a detenerlo fino a scadenza”.
Il rialzi dei tassi in programma riusciranno a calmierare velocemente l’inflazione? “Non credo che la Bce e la Fed combatteranno l’inflazione con rialzi consistenti come ad esempio fece Volcker negli anni ’80. Ma non vedo le banche centrali così determinate nel contrastare l’inflazione, anche valutando i potenziali controeffetti a livello di ricadute sulla crescita economica”.