Notizie Notizie Mondo #BrexitDeal: mondo e mercati brindano subito ma poi ci ripensano: Boris Johnson non dimentichi disfatte May

#BrexitDeal: mondo e mercati brindano subito ma poi ci ripensano: Boris Johnson non dimentichi disfatte May

17 Ottobre 2019 13:32

L’hashtag #BrexitDeal spopola su Twitter e continua a furoreggiare, mentre si smorza dell’euforia che ha travolto inizialmente i mercati: ‘Brexit: Ue e UK’ raggiungono un nuovo accordo. La breaking news, confermata dai tweet del premier britannico Boris Johnson e del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, scatena nell’immediato acquisti sugli asset considerati più rischiosi e, ovviamente, direttamente interessati dalla storia infinita.

Gli asset cosiddetti sicuri vengono venduti, scontando il miglioramento del sentiment sui mercati: a farne le spese sono soprattutto i Bund tedeschi, con i rendimenti decennali che, alla notizia del #BrexitDeal, balzano subito di quasi 4 punti base, fino a -0,353%. Scattano al rialzo anche i rendimenti dei Bund trentennali (+4 punti base allo 0,155%, mentre quelli a due anni rimangono piatti a -0,662%.

La carta italiana non poteva chiedere di meglio: la vendita degli asset rifugio e i buy scatenati sugli asset di rischio premiano i BTP, e il risultato è che lo spread non è stato mai così basso dal maggio del 2018. Juncker, che spesso negli ultimi mesi si era mostrato più che scoraggiato sulla prospettiva di un accordo Ue-Uk, arrivando a dire che l’Europa era nelle mani di Dio, esulta insieme ai mercati. Altrettanto fa il premier Boris Johnson, che ricorda comunque nel suo tweet che c’è ancora bisogno dell’ ok del Parlamento UK.

Già, l’ok del Parlamento, che si riunirà sabato per esprimersi su questo nuovo Withdrawal Agreement, accordo che stabilisce i termini del divorzio UK dal blocco europeo e che sarà presentato ai leader europei nel corso del summit del Consiglio Ue, in calendario oggi e domani. Accordo diverso da quello raggiunto, sembrano passati secoli, dall’ex premier britannica Theresa May. E accordo che ha già contro gli unionisti nordirlandesi del Dup.

La loro contrarietà è stata infatti prontamente ribadita subito dopo l’accordo. La nostra posizione, hanno confermato, “non è cambiata”.

L’euforia sui mercati per il #BrexitDeal si smorza, tutti sanno che senza la ratifica dell’accordo da parte del Parlamento UK si è di nuovo punto e a capo. D’altronde, lo scorso novembre, anche Theresa May aveva raggiunto un accordo Withdrawal Agreement con l’Unione europea, e tutti sanno com’è andata a finire. La Brexit non c’è stata.

Lo ricorda anche una nota di ING, che commenta il BrexitDeal con le seguenti parole: “Rimane l’incertezza se l’accordo possa essere approvato in Parlamento, soprattutto per la posizione del DUP”, che rende “alto il rischio che il governo non abbia il sostegno della maggioranza del Parlamento UK (come avvenne per l’ex premier Theresa May)”.

E’ vero, comunque, che possiamo dire che “le probabilità di una Hard Brexit sono diminuite, e dunque è diminuito anche il margine di ribasso per la sterlina”.

La domanda, che tutti improvvisamente si pongono dopo aver brindato, è così la seguente: ok #BrexitDeal tra Uk e UE, ma il deal avrà davvero l’ok del Parlamento?