News Notizie Mondo Brexit, JP Morgan punta all’Irlanda, Citi verso nuova divisione trading in Ue

Brexit, JP Morgan punta all’Irlanda, Citi verso nuova divisione trading in Ue

Pubblicato 30 Marzo 2017 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:43
Prove di uscita dal Regno Unito, per prepararsi al momento in cui la Brexit diventerà realtà: ovvero, secondo le aspettative, tra due anni (ieri, 29 marzo 2017, con l'attivazione dell'Articolo 50 del Trattato di Lisbona, la premier britannica Theresa May ha dato il via ufficiale alle trattative con l'Ue per uscire dal blocco).

Bloomberg riporta che JP Morgan è in trattative per acquistare un nuovo edificio in Irlanda, a Dublino, nell'ambito di un piano volto a espandere la sua presenza nel paese. Il colosso Usa starebbe trattando l'acquisto dell'edificio nato da una iniziativa di Kennedy Wilson Holding, insieme alla National Asset Management Agency dell'Irlanda.

L'ufficio, che sarebbe situato al 200 Capital Dock, dispone di uno spazio di 12.000 metri quadrati, e potrebbe ospitare più di 1.000 lavoratori.

Si tratta finora di indiscrezioni: tuttavia, prima del referendum sulla Brexit dello scorso 23 giugno, l'amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, aveva affermato che avrebbe potuto trasferire in un'altra sede, al di fuori di Londra, fino a 4.000 dipendenti.

E oggi si apprende che anche Citigroup potrebbe decidere di trasferire migliaia di dipendenti che attualmente lavorano a Londra, al fine di creare una nuova divisione di trading all'interno dell'Unione europea. In questo caso non si tratta di una indiscrezione ma di quanto Jim Cowles, responsabile di Citi per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, avrebbe scritto in un memorandum ottenuto da Bloomberg.

C'è poi Lloyd's, colosso britannico dell'assicurazione pronto a tradire il Regno Unito e ad aprire una sede a Bruxelles.