News Notizie Mondo Brexit e Brextension: May invia lettera a Tusk per rinvio Art 50, rumor di un ‘ricatto’ europeo

Brexit e Brextension: May invia lettera a Tusk per rinvio Art 50, rumor di un ‘ricatto’ europeo

Pubblicato 20 Marzo 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:15
La BBC ha riportato che la premier britannica Theresa May - che ieri ha parlato apertamente di crisi politica nel Regno Unito - ha inviato al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk la lettera in cui chiede a Bruxelles la Brextension, l'estensione appunto dell'Articolo 50. La richiesta è di spostare l'uscita effettiva del Regno Unito dal blocco europeo dal 29 marzo al prossimo 30 giugno, anche se la premier avrebbe incluso nella missiva anche l'opzione di un rinvio molto più lungo.

Nelle ultime ore sono arrivate diverse indiscrezioni dal fronte Brexit: tra queste, quelle di Bloomberg, secondo cui i leader europei chiederanno alla premier May di decidere entro la metà di aprile di estendere la Brexit al 2020, se non vuole rischiare uno scenario di no-deal Brexit nell'arco dei prossimi tre mesi.

L'Europa sta chiaramente perdendo la pazienza, se non l'ha già persa. Così il responsabile Ue delle trattative sulla Brexit, Michel Barnier, dopo aver incontrato il vice di Theresa May, David Lidington.

"Un'estensione deve essere utile perché ha dei costi, è un prolungamento dell'incertezza, e non possiamo concederla senza vere ragioni", ha detto Barnier, avvertendo il governo May che non può presentare sia la proposta di un'estensione breve che quella di una proposta lunga.

"O è breve o è lunga, la vera questione è a cosa serve", ha aggiunto. E ancora: "Io sono una persona semplice, ma dovrebbe essere uno o l'altro, no?", ha fatto notare con ironia, riferendosi alla doppia richiesta di May nella lettera a Tusk (che comprende appunto la richiesta di un'estensione breve fino al prossimo 30 giugno, e anche l'opzione di un rinvio più lungo).

Intanto il Telegraph riporta anche che i parlamentari britannici conservatori Craig Mackinlay, Daniel Kawczynski e Owen Paterson avrebbero avviato trattative con alcuni leader europei, al fine di convincerli a bloccare l'estensione dell'Articolo 50, in occasione del summit di questa settimana del Consiglio europeo, che parte domani, giovedì 21 marzo.