Bpm: dimissioni di altri membri del consiglio di sorveglianza, titolo in profondo rosso
Vendite sulla Popolare di Milano a Piazza Affari. Il titolo sul Ftse Mib è tra i peggiori con un ribasso del 2,28% a 0,536 euro. Dopo l'addio del presidente del consiglio di sorveglianza, Filippo Annunziata, hanno rassegnato le dimissioni altri consiglieri allargando così la crisi che sta colpendo l'organo di controllo della banca di Piazza Meda. Si tratta di Federico Fornaro, Cesare Piovene Porto Godi e Anna Maria Pontiggia. Le dimissioni, ha spiegato Bpm in una nota, sono state motivate dagli interessati con riguardo al forte disagio per il clima che si è venuto a creare nel Consiglio di Sorveglianza in relazione al comportamento di alcuni Consiglieri di Sorveglianza ritenuto non coerente con il ruolo dell'organo di controllo e l'interesse della Banca.
Il Cds si riunirà nuovamente venerdì, alla vigilia dell'assemblea di sabato chiamata ad esaminare il bilancio 2012 e ad apportare modifiche sul voto a distanza, e in quell'occasione, scrive Il Sole 24 Ore, potrebbe essere valutato l'esposto alla Banca d'Italia sul progetto alternativo in spa presentato da tre consiglieri lo scorso 4 aprile.
"Come abbiamo sottolineato ieri - scrive Equita nel report odierno - le dimissioni dei componenti del consiglio di sorveglianza confermano che le divisioni, prevedibili, fra le varie sigle sindacali sulla trasformazione. Restiamo convinti che il progetto abbia comunque elevate probabilità di successo in quanto il razionale di governance ed economico è ben superiore a qualsiasi altra opzione di mantenimento dello status quo". Così la Sim milanese che confermano il giudizio buy con target price a 0,65 euro.
Il Cds si riunirà nuovamente venerdì, alla vigilia dell'assemblea di sabato chiamata ad esaminare il bilancio 2012 e ad apportare modifiche sul voto a distanza, e in quell'occasione, scrive Il Sole 24 Ore, potrebbe essere valutato l'esposto alla Banca d'Italia sul progetto alternativo in spa presentato da tre consiglieri lo scorso 4 aprile.
"Come abbiamo sottolineato ieri - scrive Equita nel report odierno - le dimissioni dei componenti del consiglio di sorveglianza confermano che le divisioni, prevedibili, fra le varie sigle sindacali sulla trasformazione. Restiamo convinti che il progetto abbia comunque elevate probabilità di successo in quanto il razionale di governance ed economico è ben superiore a qualsiasi altra opzione di mantenimento dello status quo". Così la Sim milanese che confermano il giudizio buy con target price a 0,65 euro.