Borse europee volatili: i dati cinesi deludono ancora. A Piazza Affari si guarda alla “Svolta buona” di Renzi
Borse europee volatili in avvio di scambi. Gli investitori mantengono un atteggiamento cauto dopo le deboli performance della Borsa di Tokyo, appesantita nuovamente dalle indicazioni arrivate dalla Cina. Dopo un avvio positivo i listini continentali hanno già virato in negativo: il Cac40 cede lo 0,12%, mentre il Dax perde lo 0,08%. Giù anche il Ftse 100 a Londra che lascia sul terreno lo 0,19%. Piazza Affari si mantiene sopra la parità, con il Ftse Mib che avanza dello 0,08% a 20.797,72 punti.
La Cina delude ancora
Uno dei temi caldi di giornata sono le deludenti notizie arrivate dalla congiuntura cinese, facendo riemergere i timori di un rallentamento della seconda economia mondiale. Secondo i dati diffusi dall’ufficio nazionale di statistica la produzione industriale in Cina ha mostrato a febbraio un aumento dell’8,6% su base annua rispetto al +9,5% indicato dal consenso Bloomberg. Si tratta dell’avvio d’anno più debole dal 2009. Le vendite al dettaglio cinesi sono aumentate dell’11,8% rispetto al +13,5% pronosticato dagli analisti. La settimana era iniziata con i deludenti dati sull’export cinese di febbraio che hanno causato un deficit della bilancia commerciale di Pechino.
Dati che segnalano che l’economia di Pechino sta rallentando e l’obiettivo di crescita del Governo per il 2014 appare ora più difficile da raggiungere. Nonostante questi numeri il premier cinese Li Keqiang rimane fiducioso, confermando che il tasso di crescita del Paese sarà del 7,5% anche nel 2014.
Dati che segnalano che l’economia di Pechino sta rallentando e l’obiettivo di crescita del Governo per il 2014 appare ora più difficile da raggiungere. Nonostante questi numeri il premier cinese Li Keqiang rimane fiducioso, confermando che il tasso di crescita del Paese sarà del 7,5% anche nel 2014.
Piazza Affari, prosegue positiva
Bene i bancari sul listino milanese. Rialzi superiore al 2% per Mps e Bpm, galvanizzate dalla promozione da parte degli analisti. Sulla prima Deutsche Bank ha alzato il giudizio a hold da sell mentre sulla seconda Société Générale ha migliorato la raccomandazione a buy da hold. Positiva anche Generali che ha pubblicato i risultati relativi all’esercizio 2013.
In Italia si guarda anche alle vicende politiche all’indomani del consiglio dei ministri che ha approvato la relazione del premier Matteo Renzi sui provvedimenti in materia di riforme costituzionali e sugli interventi di politica economica inclusa la riduzione del carico fiscale. Tra le misure previste, la relazione approvata ha individuato in 10 miliardi di euro le risorse per consentire l’aumento della detrazione Irpef in busta paga ai lavoratori dipendenti sotto i 25 mila euro di reddito lordi, circa 10 milioni di persone, dal primo maggio prossimo, per una cifra pari a circa 1000 euro netti annui a persona.