News Indici e quotazioni Borse europee sotto la parità, bancari in rosso a Piazza Affari

Borse europee sotto la parità, bancari in rosso a Piazza Affari

Pubblicato 18 Dicembre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:52
Prese di beneficio dopo i rialzi che hanno fatto da corollario alla decisione della Federal Reserve di alzare per la prima volta dal 2006 il costo del denaro a stelle e strisce. I listini europei si mettono in scia di una Tokyo che dopo un balzo innescato dall'annuncio da parte della Bank of Japan di voler aumentare gli acquisti di ETF a 300 miliardi di yen l'anno ha ritracciato (chiudendo in calo dell'1,9%) a seguito della precisazione che le misure adottate non rappresentiao un ulteriore stimolo monetario. In agenda macro la bilancia delle partite correnti di Eurolandia che ad ottobre ha segnato un avanzo di 20,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 30,1 miliardi della precedente rilevazione. Gli analisti avevano stimato un incremento del surplus a 32,2 miliardi. Nel pomeriggio prevista la pubblicazione dell'indice Pmi servizi statunitense.

In questo contesto il Ftse100 segna un -0,7%, il Dax scende dello 0,76% e il Cac40 perde l'1,36%. A Londra -0,79% di Glencore, -0,05% di RIo Tinto e +2,07% di Anglo American dopo che Goldman Sachs ha ridotto il prezzo obiettivo sui tre titoli. Sul listino francese -2,04% per Casino Guichard Perrachon, definita dalla società di ricerca Muddy Waters "una delle compagnie più sopravvalutate e mal interpretate " mai viste.

A Milano il Ftse Mib passa di mano a 21.260,94 punti, -1,22% rispetto al dato precedente. Debole il comparto bancario con il -1,34% di UniCredit, il -0,79% di Mediobanca e il -1,03% di Intesa Sanpaolo. +0,75% per Mps su cui Mediobanca Securities ha ribadito il "neutral" e il prezzo obiettivo a 1,7 euro. Forte segno meno sui titoli legati al lusso con il -2,65% di Luxottica, il -2,26% di Salvatore Ferragamo e il -3,98% di Moncler. Chiude il quadro Snam (+0.13%) su cui Deutsche Bank ha alzato la valutazione a "buy" all'indomani il perfezionamento dell'acquisizione del 20% detenuto da Statoil Holding Netherlands nella Trans Adriatic Pipeline (TAP) per un prezzo di 130 milioni di euro.