Borse europee riprendono fiato dopo il Bce Day
Le Borse europee si prendono una pausa oggi dopo il rally che le ha viste protagoniste ieri nel “Bce Day“. A scaldare i mercati sono state proprio le attesissime dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, che ha preannunciato possibili mosse per stimolare l’economia già alla prossima riunione di giugno. Dopo il rimbalzo di ieri gli indici continentali riprendono : a Parigi il Cac40 cede quasi mezzo punto percentuale, mentre il Ftse 100 cede lo 0,27%. In rosso anche il Dax di Francoforte che lascia sul terreno lo 0,35%.
Movimenti al ribasso anche per Piazza Affari, con il Ftse Mib che perde lo 0,64% a 21.591,60 punti. La peggiore del listino milanese è Prysmiam (-4,76%). Il titolo del gruppo dei cavi è in forte ribasso in Borsa all’indomani della pubblicazione dei conti del primo trimestre e del downgrade firmato dagli analisti di JP Morgan che hanno abbassato il giudizio a neutral da overweight con target price fissato a 18 euro. Inoltre, secondo quanto riportato da La Repubblica, l’amministratore delegato della società, Valerio Battista, starebbe pensando ad un matrimonio con la francese Nexans, numero due del settori cavi europeo dopo Prysmian.
Bce: a giugno strumenti anti-crisi, l’arsenale di Draghi è pronto per fronteggiare l’euro e l’inflazione bassa
Nulla è mutato almeno per il momento nella politica monetaria della Bce che ha confermato il costo del denaro al minimo storico (0,25%, l’ultimo taglio risale allo scorso novembre), ma l’Eurotower ha ribadito che è pronta ad agire se necessario, facendo ricorso a misure non convenzionali. “Questo lascerebbe pensare che un qualche piano d’intervento è stato già programmato e potrebbe entrare in azione già il mese prossimo, qualora le nuove stime sull’inflazione di giugno siano riviste al ribasso”, afferma Vincenzo Longo, market strategist di Ig sottolineando che “i mercati ora sembrano confidare sulla credibilità, una delle caratteristiche più importanti che una Banca centrale deve avere affinché non venga messa in discussione tutta la politica monetaria. Crediamo che Draghi si sia esposto tanto da non poter tornare più indietro e i mercati stanno scommettendo su questo fattore”.
I listini del Vecchio continente si sono risvegliati questa mattina con la decisione di Standard & Poor’s sul Portogallo. Gli analisti dell’agenzia di rating americana ha alzato l’outlook di Lisbona da negativo a stabile, confermando allo stesso tempo il rating sovrano a BB. La mossa è la conseguenza della piena attuazione degli impegni sul fronte delle riforme previsti dal piano di aiuti internazionali e di una ripresa dell’economia e del mercato del lavoro più rapida del previsto.