Borse europee positive in attesa della Bce
L'attesa di nuovi stimoli da parte della Bce dopo la discesa dell'inflazione europea in territorio negativo spinge al rialzo i listini europei. A Madrid l'Ibex ha evidenziato un incremento dello 0,21% fermandosi a 9.891,4 punti mentre il Dax è salito di mezzo punto percentuale (+0,51%) a 9.518,18. Guadagni più consistenti per Parigi, +0,72% a 4.112,73, e Londra, +0,84% a 6.419,83.
Causa il calo dei prodotti energetici, oggi il future sul Brent si è spinto sotto la soglia dei 50 dollari il barile, l'inflazione europea a dicembre è scesa in territorio negativo per la prima volta dal 2009 mettendo a segno un rosso dello 0,2%, mezzo punto percentuale al di sotto del +0,3% di novembre. La velocità della discesa dovrebbe far cadere le ultime remore tra chi all'interno della Banca centrale europea è ancora titubante sull'ipotesi di un QE in grande stile. Tra i dati macro arrivati dagli Stati Uniti spicca l'incremento di 241 mila buste paga nel settore privato stimato dalla società Adp per il mese di dicembre.
In serata appuntamento con i verbali del Fomc, il braccio operativo della Banca centrale Usa, relativi al meeting di dicembre. "Probabilmente il continuo timore di una deflazione a livello globale potrebbe spingere la Fed a ritardare il piano di rialzo dei tassi di interesse o, quanto meno, a ridurne il ritmo di rialzo una volta che sarà avviata la politica monetaria restrittiva", stima Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.
Causa il calo dei prodotti energetici, oggi il future sul Brent si è spinto sotto la soglia dei 50 dollari il barile, l'inflazione europea a dicembre è scesa in territorio negativo per la prima volta dal 2009 mettendo a segno un rosso dello 0,2%, mezzo punto percentuale al di sotto del +0,3% di novembre. La velocità della discesa dovrebbe far cadere le ultime remore tra chi all'interno della Banca centrale europea è ancora titubante sull'ipotesi di un QE in grande stile. Tra i dati macro arrivati dagli Stati Uniti spicca l'incremento di 241 mila buste paga nel settore privato stimato dalla società Adp per il mese di dicembre.
In serata appuntamento con i verbali del Fomc, il braccio operativo della Banca centrale Usa, relativi al meeting di dicembre. "Probabilmente il continuo timore di una deflazione a livello globale potrebbe spingere la Fed a ritardare il piano di rialzo dei tassi di interesse o, quanto meno, a ridurne il ritmo di rialzo una volta che sarà avviata la politica monetaria restrittiva", stima Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.