Borse europee positive, il Dax guarda tutti dall’alto con un +2,57%
Seduta all'insegna degli acquisti per i listini europei all'indomani del primo incremento in quasi 10 anni del costo del denaro a stelle e strisce. Il range dei tassi di interesse è stato alzato di 25 punti base, passando da 0-0,25% a 0,25-0,5%. Si è trattato del primo incremento dei tassi da giugno 2006 e della prima volta che il livello degli stessi sale sopra lo zero da dicembre 2008.
A Londra il Ftse100 ha terminato in rialzo dello 0,68% a 6.102,54 punti, il Cac40 è salito dell'1,14% a 4.677,54 punti e l'Ibex grazie a un +1,72% si è spinto a 9.878,5. La performance migliore è stata registrata a Francoforte dove il Dax ha segnato un +2,57% a 10.738,12 punti.
In agenda macro le indicazioni deludenti arrivate dal tedesco Ifo, l'indice che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi, sceso a dicembre a 108,7 punti contro i 109 punti della passata rilevazione e del consenso Bloomberg. Meglio del previsto invece il dato britannico relativo l'andamento delle vendite al dettaglio, salite a novembre dell'1,7% mensile del 5% annuo.
Indicazioni contrastanti quelle arrivate dagli Stati Uniti: deludenti i numeri relativi il manifatturiero dell'area di Philadelphia (-5,9 punti), meglio del previsto il superindice (+0,4%) e sostanzialmente in linea con le stime le nuove richieste di sussidio (271 mila) e la bilancia delle partite correnti (-124 miliardi).
A Londra il Ftse100 ha terminato in rialzo dello 0,68% a 6.102,54 punti, il Cac40 è salito dell'1,14% a 4.677,54 punti e l'Ibex grazie a un +1,72% si è spinto a 9.878,5. La performance migliore è stata registrata a Francoforte dove il Dax ha segnato un +2,57% a 10.738,12 punti.
In agenda macro le indicazioni deludenti arrivate dal tedesco Ifo, l'indice che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi, sceso a dicembre a 108,7 punti contro i 109 punti della passata rilevazione e del consenso Bloomberg. Meglio del previsto invece il dato britannico relativo l'andamento delle vendite al dettaglio, salite a novembre dell'1,7% mensile del 5% annuo.
Indicazioni contrastanti quelle arrivate dagli Stati Uniti: deludenti i numeri relativi il manifatturiero dell'area di Philadelphia (-5,9 punti), meglio del previsto il superindice (+0,4%) e sostanzialmente in linea con le stime le nuove richieste di sussidio (271 mila) e la bilancia delle partite correnti (-124 miliardi).