Borse europee poco mosse. Probabili nuovi rialzi nonostante dati macro pessimistici (analisti)
Pubblicato 30 Gennaio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:23
Borse europee ancora prudenti a circa un'ora dall'avvio delle contrattazioni. Londra avanza solo di pochi centesimi di punto percentuale, mentre Parigi e Francoforte restano intorno al +0,1%. Meglio va Madrid che, dopo i ribassi di ieri, guadagna circa mezzo punto. lievemente sotto la parità invece è l'indice Stoxx Europe 600.
"La fiducia dei consumatori europea e l'aggiornamento sul dato del Pil spagnolo del quarto trimestre portano con sè previsioni tutt'altro che positive", commenta Michael Hewson, analista di CMC Markets, "eppure sono maggiori le probabilità che le borse continuino a registrare nuovi massimi esattamente come già visto ieri quando, a fronte di risultati macro deludenti, il rally azionario ha aggiornato ulteriori rialzi. Tutto da verificare dunque ciò che possa effettivamente fermare questa fame di rischio se non ci riesce la pur evidente sconnessione tra performance di mercato e andamento dell'economia: mentre i policymaker europei continuano a dichiarare che il peggio è ormai alle spalle, sappiamo che i dati macro tratteggiano uno scenario diverso. Anche negli Stati Uniti si preferisce guardare al bicchiere mezzo pieno (ovvero al fatto che la politica monetaria Fed rimarrà accomodante ancora per un certo periodo di tempo) piuttosto che analizzare il rallentamento previsto per il quarto trimestre dell'anno o la minore creazione di nuovi posti di lavoro prevista per il mese di gennaio".
"La fiducia dei consumatori europea e l'aggiornamento sul dato del Pil spagnolo del quarto trimestre portano con sè previsioni tutt'altro che positive", commenta Michael Hewson, analista di CMC Markets, "eppure sono maggiori le probabilità che le borse continuino a registrare nuovi massimi esattamente come già visto ieri quando, a fronte di risultati macro deludenti, il rally azionario ha aggiornato ulteriori rialzi. Tutto da verificare dunque ciò che possa effettivamente fermare questa fame di rischio se non ci riesce la pur evidente sconnessione tra performance di mercato e andamento dell'economia: mentre i policymaker europei continuano a dichiarare che il peggio è ormai alle spalle, sappiamo che i dati macro tratteggiano uno scenario diverso. Anche negli Stati Uniti si preferisce guardare al bicchiere mezzo pieno (ovvero al fatto che la politica monetaria Fed rimarrà accomodante ancora per un certo periodo di tempo) piuttosto che analizzare il rallentamento previsto per il quarto trimestre dell'anno o la minore creazione di nuovi posti di lavoro prevista per il mese di gennaio".
