Borse europee negative, domani è il gran giorno delle payrolls
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Seduta all'insegna della prudenza per gli indici europei in attesa delle indicazioni relative l'andamento del mercato del lavoro statunitense a marzo. Londra e Francoforte hanno fatto segnare un calo dello 0,46 e dello 0,81 per cento fermandosi rispettivamente a 6.174,9 e 9.965,51 punti. Perdite più consistenti per Parigi (-1,34% a 4.385,06) e Madrid (-1,66% a 8.723,1).
Giornata particolarmente ricca di indicazioni macro. A marzo, secondo la lettura preliminare dell'Eurostat, l'inflazione di Eurolandia ha segnato un calo dello 0,1% annuo rispetto al -0,2% del mese precedente. Il dato "core", quello calcolato al netto delle componenti più volatili, rileva un incremento dell'1% a/a dal +0,8% precedente.
Nell'ultimo trimestre del 2015 la Gran Bretagna segna un progresso del Pil dello 0,6% su base trimestrale rispetto al +0,5% precedentemente comunicato. La variazione tendenziale è di +2,1% rispetto al +1,9% precedente. In Germania a marzo il tasso di disoccupazione si è confermato al 6,2%, il livello minore dai tempi della riunificazione, e le vendite al dettaglio a febbraio hanno segnato una flessione dello 0,4% su base mensile rispetto al -0,1% della passata rilevazione (dato rivisto da +0,7%).
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le nuove richieste di sussidio la scorsa settimana sono salite da 276 a 265 mila e il Pmi relativo l'area di Chicago a marzo ha fatto segnare un incremento di 6 punti a 53,6 (consenso 50,5 punti).
Giornata particolarmente ricca di indicazioni macro. A marzo, secondo la lettura preliminare dell'Eurostat, l'inflazione di Eurolandia ha segnato un calo dello 0,1% annuo rispetto al -0,2% del mese precedente. Il dato "core", quello calcolato al netto delle componenti più volatili, rileva un incremento dell'1% a/a dal +0,8% precedente.
Nell'ultimo trimestre del 2015 la Gran Bretagna segna un progresso del Pil dello 0,6% su base trimestrale rispetto al +0,5% precedentemente comunicato. La variazione tendenziale è di +2,1% rispetto al +1,9% precedente. In Germania a marzo il tasso di disoccupazione si è confermato al 6,2%, il livello minore dai tempi della riunificazione, e le vendite al dettaglio a febbraio hanno segnato una flessione dello 0,4% su base mensile rispetto al -0,1% della passata rilevazione (dato rivisto da +0,7%).
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le nuove richieste di sussidio la scorsa settimana sono salite da 276 a 265 mila e il Pmi relativo l'area di Chicago a marzo ha fatto segnare un incremento di 6 punti a 53,6 (consenso 50,5 punti).