Notizie Notizie Mondo Borse europee in preda alla volatilità: prevale la cautela tra gli investitori

Borse europee in preda alla volatilità: prevale la cautela tra gli investitori

5 Maggio 2010 09:43

Borse europee in preda alla volatilità. Ancora. I 144 miliardi di capitalizzazione andati in fumo ieri dai mercati del Vecchio Continente, che hanno azzerato i guadagni da inizio anno, potrebbero non essere abbastanza. Questa mattina sui listini europei in avvio di seduta si è replicato, ma adesso le nubi si diradano. Il timore che il pacchetto da 110 miliardi varato a favore di Atene non sia la soluzione definitiva e sia forte un rischio di un contagio a Portogallo, Spagna e altri paesi perifici spiega il nervosismo di oggi, commentano a Finanza.com nelle sale operative. Ma la voglia di ripartire c’è.


Sotto pressione erano finite al suono della campanella, in particolare, Madrid, che adesso ha dimezzato le perdite (-1,31% a 9.729,60 punti), insieme a Lisbona (-0,46%) e Atene (-0,12%). Svolta a Milano, tornata a scambiare in territorio positivo con il Ftse Mib che segna un +0,27% a 20.668,36 punti e il Ftse All Share che guadagna un +0,23% a 21.303,82 punti. Mentre tra le piazze principali Londra si è portata in calo di “appena” lo 0,23%, Parigi dello 0,13% e Francoforte dello 0,12%.


Da Berlino sono rimbalzate nuove rassicurazioni. “Gli aiuti alla Grecia sono necessari perché ne va del futuro dell’Europa e del futuro della Grecia in Europa”, ha detto la cancelliera Angela Merkel, che ha difeso il piano di sostegno ad Atene parlando al Bundestag e assicurando che nessuna decisione sugli aiuti alla Grecia sarà presa senza la Germania o contro la Germania. “Parole che vanno nella giusta direzione per ridare serenità ai mercati”, segnala un trader.


E in effetti la posta in gioco è davvero alta: è la sopravvivenza dell’Unione europea, che tra le macerie del Partenone rischia di crollare sotto i colpi della speculazione, che ieri ha puntato al bersaglio grosso: Madrid mandando in panne l’Europa intera. Al di là delle rassicurazioni di rito arrivate oggi da Berlino, anche la Germania con la sua strategia nazionalistica è salita tra gli imputati: è stata duramente criticata dagli economisti americani, a causa del suo lassismo decisionale, che difficilmente svanirà senza fatti concreti.


Il vero guaio è che l’atmosfera che adesso si respira sui mercati ricorda quella pre-Lehman. E soprattutto che l’ipotetico contagio si sia esteso, è diventato una paura evidente. Basta guardare il rendimento dei titoli di Stato di Spagna e Portogallo, anche oggi in rialzo: il bond decennale spagnolo è salito al 4,15% e quello portoghese al 5,59%. Per il Portogallo cresce quindi la percezione de rischio debito: i credit default swaps segnano un aumento di 39 punti base a 383 punti, in base ai dati Cma DataVision riportati da Bloomberg News. 


Come ha tuonato il direttore generale dell’Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, al quotidiano francese Le Parisien “un rischio di contagio dalla Grecia verso altri Paesi dell’Eurozona è sempre possibile, ma adesso è necessario essere molto vigili”. “E’ necessario – ha proseguito – evitare questo tipo di rischi e il piano greco è stato pensato anche con questo obiettivo”. Il Portogallo, uno dei Paesi presi di mira dalla speculazione, “sta già prendendo tutta una serie di misure – ha osservato Strauss-Kahn – e gli altri Paesi sono in una situazione molto più solida”. “Non ci sono pertanto rischi reali per Francia, Germania e per gli altri grandi Paesi dell’Eurozona”.


Dichiarazioni che cercano di mettere al bando i fantasmi del fallimento che sono arrivati ieri a far tremare anche Wall Street, perché se il virus ellenico colpisse al cuore l’Europa metterebbe a rischio anche la ripresa sull’altra sponda dell’Oceano, quello americana. Oggi il tentativo di ricacciarli via è in atto. Come osserva Gianpaolo Rivano, gestore di Gesti-Re, “c’è ancora nervosismo sulle Borse, ma è un nervosismo più sano rispetto a quello di ieri”. Per l’esperto era da mettere in conto una partenza sui listini come quella di stamattina. “La debacle della vigilia non poteva essere assorbita diversamente, adesso stiamo vedendo segnali di ripresa da parte delle Borse: in questo momento un mercato che possa trovare le basi su questi livelli è un’opzione percorribile”.


“Se la giornata di oggi finisse tra +0,1-0,4% sarebbe un segnale positivo, che potrebbe suggerire che la situazione di crisi è un po’ arginata – prosegue – . Volatilità e paura sembrano essere un po’ più contenute, anche se ci sono settori come quello delle banche ancora molto deboli. Evidentemente – conclude Rivano – non è un mercato che può permettersi di dimenticare la giornata di ieri in un batter d’occhio, ci vorrà tempo per assorbirla. E se la speculazione dovesse allentare la presa, potremmo anche veder scemare il pessimismo”.