Notizie Europa Borse europee deboli all’indomani del rally, attesa per dati lavoro Usa

Borse europee deboli all’indomani del rally, attesa per dati lavoro Usa

9 Gennaio 2015 08:44

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Prese di beneficio oggi sulle principali Borse europee, compresa Piazza Affari, all’indomani del rally in scia alle parole del governatore della Bce, Mario Draghi, su un possibile imminente quantitative easing in salsa europea. Il numero uno dell’Eurotower, in una lettera di risposta all’interrogazione di un europarlamentare, ha detto che l’istituto di Francoforte tornerà all’inizio dell’anno a valutare il ricorso a misure non convenzionali se fosse necessario, tra cui l’acquisto di vari asset, inclusi i titoli di Stato. Draghi ha ricordato che “per rispondere ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione, il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a utilizzare strumenti non convenzionali addizionali nell’ambito del suo mandato”. La scelta potrebbe venire nei primi mesi dell’anno quando “il Consiglio direttivo riesaminerà lo stimolo monetario raggiunto attraverso le misure attuate nella seconda metà del 2014, l’espansione del bilancio dell’Eurosistema realizzato attraverso queste misure, e le prospettive per l’andamento dei prezzi”.
 
Sul mercato obbligazionario si segnala il lieve rialzo dello spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta in avvio a 134 punti base dai 133 registrati ieri in chiusura. Il rendimento del Btp decennale è all’1,84%. Nell’asta di lunedì 12 gennaio il Tesoro offrirà Bot a 12 mesi per 8 miliardi di euro. “In seguito all’assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 12 gennaio 2015 non verrà offerto il Bot trimestrale”, ha spiegato il Mef, ricordando che mercoledì Il 14 gennaio scadranno Bot a un anno per 9,3 miliardi. Martedì 13 gennaio sarà la volta del collocamento dei titoli a medio-lungo termine per un importo compreso tra i 5,5 e i 7 miliardi di euro. Nel dettaglio, saranno offerti Buoni del tesoro poliennali a 3 anni per 2,5-3 miliardi, Btp a 7 anni per 2-2,5 miliardi e titoli a 15 anni per 1-1,5 miliardi. 
 
Dal fronte macro, l’attesa oggi è tutta per la pubblicazione nel pomeriggio dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti: in particolare verrà diffuso il dato sul tasso di disoccupazione e quello sulla variazione degli occupati nel settore non agricolo. Nel frattempo in mattinata è stato reso noto il deludente dato sulla produzione industriale in Germania, scesa a novembre su base annua dello 0,5% dalla crescita dell’1,2% della precedente rilevazione (dato rivisto da +0,8%) e contro un’attesa degli analisti di una flessione dello 0,6%. Su base mensile il calo è stato dello 0,1% dal precedente +0,6% (dato rivisto da +0,2%) e rispetto ad una stima di un +0,3%. In calo anche la produzione industriale in Francia, che ha mostrato una flessione dello 0,3% a novembre. La lettura risulta inferiore rispetto al +0,3% del consensus degli analisti. A ottobre il calo era stato dello 0,7% (dato rivisto da -0,8%).
 
Nella notte italiana è stato reso noto anche il dato sull’inflazione in Cina. L’indice dei prezzi al consumo nel mese di dicembre ha registrato una crescita annualizzata pari all’1,5%, leggermente sopra il +1,4% di novembre e in linea con le previsioni degli analisti. Su base mensile l’incremento è risultato pari allo 0,3% dal -0,2% di novembre. Sempre a dicembre l’indice dei prezzi alla produzione cinese ha segnato un -3,3% annualizzato, dato che rappresenta la 34° flessione mensile consecutiva.
 
In questo quadro a Francoforte il Dax cede lo 0,14% a 9.823 punti, il londinese Ftse100 arretra dello 0,19% a 6.557 punti, il parigino Cac40 flette dello 0,23% a 4.250 punti mentre a Madrid l’Ibex35 mostra un ribasso del 2,40% a 9.872 punti. In rosso anche Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,36% a 18.721 punti. Sul listino meneghino si segnala il tonfo di Mps (-4,8%), già vittima di sospensione al ribasso, dopo le ottime performance messe a segno ieri in scia all’aumento di capitale varato da Santander. Di segno opposto Atlantia (+1,6): Goldman Sachs ha inserito il titolo nella sua convinction buy list. Bene anche Enel Green Power (+1,09%) dopo l’upgrade a neutral di Exane. In calo dello 0,82% Enel bocciata da Exane a underperform. Positiva FCA (+0,95%): Credit Suisse ha alzato il giudizio a neutral.