Notizie Notizie Italia Borse europee contrastate, non Piazza Affari. Intesa Sanpaolo tira la volata delle banche

Borse europee contrastate, non Piazza Affari. Intesa Sanpaolo tira la volata delle banche

20 Gennaio 2011 12:54

Borse europee contrastate in attesa dei conti della corporate America. In aggiunta sono attesi i dati macroeconomici dall’America per comprendere lo stato dell’arte della ripresa Usa. Gli investitori si interrogano sulla futura politica monetaria che adotterà la Cina, dopo che questa mattina è emerso che il Pil del 2010 della Repubblica popolare è salito di oltre il 10%. Milano sta vivendo una seduta in altalena, con gli indici che hanno più volte cambiato direzione passando da perdite a consistenti guadagni. Piazza Affari, ad ogni modo, al momento registra la performance migliore. Il Ftse All Share sale dello 0,34% e il Ftse Mib dello 0,56%. Parigi, invece, perde lo 0,39%, Francoforte lo 0,87% e Londra l’1,44%.


A Piazza Affari si sono risvegliate le azioni delle banche, sotto osservazione ormai da diverse sedute. Del resto numerosi titoli erano piombati a prezzi considerati da sconto da parte degli analisti, che inoltre si interrogano anche su eventuali operazioni di riassetto che potrebbero avvenire nel comparto bancari. Le azioni di Mps (+3,99% a 0,938 euro) e di Intesa Sanpaolo (+4,15% a 2,38 euro) tirano la volata. Gli analisti di Intermonte, pur confermando il giudizio outperform, hanno rivisto le stime sull’istituto guidato da Corrado Passera per tenere conto del deterioramento delle condizioni di funding.


“Nel caso di Intesa Sanpaolo – segnala il broker – questo si tramuta in taglio dell’Eps 11/12 del 4%. Anche l’Eps del 2010 è stato tagliato del 4% alla luce del peggior risultato atteso per il trading. Pertanto – proseguono gli esperti della sim milanese – Aggiorniamo la valutazione a 2,85 euro da 2,90”. “Intesa Sanpaolo rimane comunque secondo noi interessante essendo uno dei maggiori beneficiari del processo di normalizzazione delle tematiche inerenti il debito pubblico dei paesi periferici EU, nonostante le prospettive industriali del settore ancora appaiano non brillanti”, concludono ad Intermonte, segnalando anche che il nuovo business plan verrà presentato il 6 Aprile.


E qualcuno gioca d’anticipo in vista dell’appuntamento messo in calendario. “Ci aspettiamo che il focus sia sul repricing mirati sui clienti che oggi non pagano uno spread adeguato al rischio; sull’aumento delle commissioni da risparmio gestito, soprattutto sfruttando la creazione di una nuova ed unica fabbrica vita, resa possibile dal via libera dell’Antitrust; sull’ulteriore razionalizzazione dei costi e sulla cessione di non performing loans”, segnalano gli analisti di Equita confermando il buy su Intesa con target a 3,5 euro.

 

La riscossa di Intesa Sanpaolo non è un caso isolato. Nel comparto si muove con convinzione anche Unicredit che si porta in progresso del 2,24% a 1,82 euro in attesa del consiglio di amministrazione convocato per questo pomeriggio e Ubi del 2,57% a 7,29 euro. Ed ancora il Banco Popolare guadagna l’1,32% a 2,49 euro. Le azioni dell’istituto sono zavorrate dall’operazione da due miliardi che è in corso in questi giorni sul capitale. Spunti positivi arrivano anche dalle Bpm che salgono dello 0,41% a 3,05 euro: ieri si erano infiammate su un report positivo firmato Deutsche Bank.