Borse europee chiudono in rosso, indicazioni contrastanti dal fronte macro
Chiusura in rosso per le borse europee in vista degli importanti appuntamenti in calendario nel corso dell'ottava (meeting Opec, riunione Bce e i dati sul lavoro Usa). A Londra il Ftse100 ha terminato in calo dello 0,64% a 6.230,79 punti, il Dax è sceso dello 0,68% a 10.262,74 e il Cac40 ha lasciato sul campo mezzo punto percentuale (-0,53%) a 4.505,62. Maglia nera per l'Ibex, sceso dello 0,91% a 9.034.
Comparto auto in evidenza. -2,61% per Volkswagen che nel primo trimestre ha registrato un calo dell'utile lordo del 19,3% a 3,2 miliardi di euro e -1,01% di Peugeot sulla notizia, riportata dall'agenzia Reuters, di un incontro tra i membri della famiglia Peugeot e rappresentanti dell'esecutivo per discutere della quota da questo detenuta in Peugeot PSA Citroen.
Dal fronte macro, -0,1% annuo per l'indice preliminare relativo l'inflazione di Eurolandia a maggio e tasso di disoccupazione che si è confermato al 10,2%.
Per quanto riguarda la prima economia, indicazioni migliori delle stime quelle arrivate dalle spese dei consumatori, salite di un punto percentuale ad aprile (incremento maggiore da sei anni), mentre redditi e prezzi delle abitazioni (+0,4% m/m e +5,4% annuo) sono cresciuti in linea con le stime. Peggio del previsto il Pmi Chicago, sceso da 50,4 a 49,3 punti, e l'indice di fiducia dei consumatori, passato a 92,6 dai 94,7 punti precedenti.
Comparto auto in evidenza. -2,61% per Volkswagen che nel primo trimestre ha registrato un calo dell'utile lordo del 19,3% a 3,2 miliardi di euro e -1,01% di Peugeot sulla notizia, riportata dall'agenzia Reuters, di un incontro tra i membri della famiglia Peugeot e rappresentanti dell'esecutivo per discutere della quota da questo detenuta in Peugeot PSA Citroen.
Dal fronte macro, -0,1% annuo per l'indice preliminare relativo l'inflazione di Eurolandia a maggio e tasso di disoccupazione che si è confermato al 10,2%.
Per quanto riguarda la prima economia, indicazioni migliori delle stime quelle arrivate dalle spese dei consumatori, salite di un punto percentuale ad aprile (incremento maggiore da sei anni), mentre redditi e prezzi delle abitazioni (+0,4% m/m e +5,4% annuo) sono cresciuti in linea con le stime. Peggio del previsto il Pmi Chicago, sceso da 50,4 a 49,3 punti, e l'indice di fiducia dei consumatori, passato a 92,6 dai 94,7 punti precedenti.