Borse caute in attesa del discorso di Bernanke. A Piazza Affari occhi su Rcs e FonSai
Le Borse europee si muovono questa mattina poco sopra la parità, in attesa del discorso del numero uno della Fed, Ben Bernanke. Questo pomeriggio, alle 16.00 ore italiane, il governatore della banca centrale americana terrà un intervento al Congresso. Gli investitori temono che la Fed possa rivedere nei prossimi mesi la propria politica monetaria soprattutto dopo i dati sull’inflazione, che hanno visto un’impennata dei prezzi nel mese di giugno. Sullo sfondo intanto resta la stagione delle trimestrali Usa, entrata ormai nel vivo.
Tra gli appuntamenti odierni anche l’asta tedesca di titoli a dieci anni per 4 miliardi. Sempre oggi la troika arriva a Cipro per la sua prima revisione, che si concluderà a fine mese. Nicosia si è detta ottimista sul rispetto degli impegni presi in cambio degli aiuti internazionali, ricevuti lo scorso marzo. Ieri il ministro delle Finanze cipriota, Haris Georgiades, ha detto durante una conferenza stampa che il governo ha lavorato sodo ed è fiducioso sul primo esame del Paese da parte dei rappresentanti di Ue, Bce e Fmi.
In questo scenario, le Borse europee rimangono prudenti e si muovono in lieve rialzo. Francoforte rimane piatta con un +0,03%, mentre Parigi sale dello 0,15%. Più tonica Londra, dove il Ftse 100 guadagna lo 0,30%. A Piazza Affari il Ftse Mib segna un calo dello 0,07% muovendosi in area 15.500 punti. Poco variato anche il mercato obbligazionario italiano, con il differenziale tra decennali italiani e tedeschi a 291 punti base con un rendimento al 4,46%.
All’interno del listino milanese, attenzione su Rcs dopo che ieri sera si è concluso l’aumento di capitale, con cui il gruppo ha raccolto 410 milioni di euro. Riprende vigore Telecom Italia, depressa ieri dal “congelamento” della scorporo della rete. Il presidente del gruppo tlc, Franco Bernabè, ha comunque confermato l’intenzione della società di proseguire sul progetto di scorporo. Poco mossa FonSai (-1%) dopo la notizia dell’arresto di tutta la famiglia Ligresti per false comunicazioni sociali.