Borsa Milano: coro di rialzi sul Ftse mib con balzi fino a +8%, Banco Bpm in testa tra le banche
Piazza Affari trova sponda nella Fed e si accoda al rally dell’Asia e delle altre Borse europee.. Il Ftse Mib segna un +2,12% a quota 19.372 punti. Sponda importante al ritorno dell’ottimismo sui mercati è stata la mossa della Federal Reserve che annunciato l’acquisto anche di singoli corporate bond scambiati sul mercato secondario oltre a quelli che sta acquistando attraverso gli ETF. Orientamento ultra-espansivo anche della Bank of Japan. L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda ha confermato di voler acquistare un ammontare illimitato di titoli di stato giapponesi, nell’ambito del suo programma di Quantitative easing.
Sponda al rally dei mercati anche dal calo dei casi di Covid a Pechino (27 nuovi casi segnalati lunedì, in calo rispetto a 36 nuovi casi del giorno precedente).
Banco BPM la migliore tra le banche
Sul parterre di Piazza Affari tutti i titoli del Ftse Mib viaggiano in rialzo tranne il moderato calo di Diasorin (-0,29%). Si segnala il rally del settore bancario. Unicredit segna +3,1% e Intesa Sanpaolo +2,61%; la migliore è Banco BPM con +4%. Secondo quanto riportato oggi da Il Messaggero, nelle scorse settimane – a ridosso dell`approvazione da parte della Bce dell’OPS su UBI da parte di Intesa Sanpaolo – i vertici di Banco BPM e UBI si sarebbero incontrati per discutere i termini di un’eventuale aggregazione. Tentativo che sarebbe abortito subito complice anche la contrarietà della Bce a seguito di contatti informali.
Euforia nel settore costruzioni
Molto bene anche gli industriali con Buzzi in testa a +8% sostenuta dal rumor riportato da Bloomberg secondo cui l’amministrazione Trump starebbe lavorando a un piano infrastrutturale negli Usa da 1.000 mld di dollari. Buzzi negli Usa genera il 55% dell’ebitda e sarebbe il principale beneficiario del piano tra tutti i titoli di Piazza Affari.
Tra i potenziali beneficiari spicca anche Webuilt (ex Salini Impregilo) che segna oltre +7%. Il gruppo guidato da Pietro Salini genera negli Usa attraverso Lane il 20% del fatturato.
Leonardo sale del 2,84% dopo aver comprato sul mercato il 3,75% di Avio salendo al 29,6%, restando poco sotto la soglia dell’Opa.
Telecom spera in sblocco nodo rete unica
In evidenza anche Telecom Italia (+2,77% a 0,356 euro) con il rumor di un’offerta del fondo australiano Macquarie per rilevare il 50% di Open Fiber detenuto da Enel. Operazione che potrebbe favorire il processo verso la rete unica TIM-Open Fiber. Gli analisti rimarcano come la valutazione dell’asset sarà cruciale per Enel al fine di dare il via libera ad una cessione considerando la crescente spinta sul tema della digitalizzazione e l’incremento di importanza delle reti in fibra con COVID-19. Per Telecom, invece, la costituzione della rete unica “consentirebbe di rimuovere un rischio competitivo rilevante nel medio termine, supportando quindi un rerating del titolo”, sottolinea Equita SIM che indica Buy sia su TIM che su Enel.