News Notizie Italia Borsa Italiana: per Renzi dopo quotazione di Poste Italiane non c’è molto altro da privatizzare

Borsa Italiana: per Renzi dopo quotazione di Poste Italiane non c’è molto altro da privatizzare

Pubblicato 13 Ottobre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:36
In un intervista all'emittente radiofonica RTL 102.5 il premier Matteo Renzi è intervenuto sul tema della privatizzazioni e dell'Ipo di Poste Italiane, affermando che dopo questa operazione "non c'è molto altro da portare sul mercato".

"La storia di Poste Italiane è bellissima, è un'azienda che funziona, è aperta al mercato e funzionerà molto bene. E' la più grande quotazione che viene fatta quest'anno da qualsiasi realtà europea", ha aggiunto Renzi, focalizzandosi sulla prossima quotazione della controllata del ministero dell'economia.

In merito a possibili future privatizzazioni il premier ha concluso che si vedrà in futuro e che "se ci sono altre occasioni le prenderemo. Si è privatizzato molto in Italia, non è detto che si privatizzi così tanto ancora. In Europa chi ce lo dice dovrebbe ricordarsi di avere molte realtà privatizzate in meno. Sulle riforme strutturali un Paese come la Germania ha molto più da fare di noi"

Poste Italiane ha lanciato ieri l'Ipo con l'obiettivo di approdare nel listino italiano l'ultima settimana di questo mese, facendo incassare al Tesoro una cifra fra i 3 e i 3,7 miliardi di euro. La forchetta di prezzo per la quotazione del titolo è compresa fra i 6 e i 7,5 euro per azione, per un totale di 453 milioni di azioni offerte al pubblico.