Notizie Notizie Italia Borsa Italiana cade di nuovo zavorrata da Enel, a picco Atlantia e Poste

Borsa Italiana cade di nuovo zavorrata da Enel, a picco Atlantia e Poste

10 Marzo 2020 17:51

Va a vuoto il tentativo di rimbalzo di Piazza Affari complici le ultime indicazioni che vedono aggravarsi lo stato di emergenza Covid-19 in Italia. Il Ftse Mib, arrivato a guadagnare il 4% circa in mattinata dopo il crollo dell’11% di ieri, alla fine ha chiuso a 17.870 punti (-3,28%), sui minimi dal 2018. La seduta di ieri è stata la seconda peggiore di sempre per Piazza Affari.

La prospettiva emersa nel primo pomeriggio è quella di un blocco totale di ogni attività in Lombardia e Veneto per fronteggiare l’emergenza contagi da coronavirus. I governatori di Lombardia e Veneto chiedono infatti un ulteriore irrigidimento delle misure per il contenimento dell’epidemia, compreso lo stop dei mezzi pubblici locali, negozi e ufficio per i prossimi 15 giorni. Rimarrebbero aperti solo i servizi essenziali quali farmacie e supermercati. “Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

ENI fallisce il rimbalzo, Enel e utility al tappeto

Tra i singoli titoli del Ftse Mib si è sgonfiato nel finale il rally di ENI che ha chiuso a +0,8% dal +10% massimo toccato nell’intraday dopo il crollo del 20% di ieri che aveva spinto il colosso del cane a sei zampe sui minimi da oltre 23 anni.

A pesare sull’indice oggi è soprattutto il tonfo del 5,65% a 6,704 euro di Enel, il titolo di maggior peso del Ftse Mib. Molto male anche le altre utility con -5,65% per Italgas e oltre -6% Hera. Contiene i cali a -2,8% Terna che ha presentato il piano al 2024 che prevede 7 mld di euro di investimenti per la transazione energetica.

Exploit di Diasorin (+3,67%) dopo l’annuncio del completamento degli studi per il lancio entro la fine di marzo di un test molecolare di rapida risposta per diagnosticare il nuovo coronavirus (Covid-19).

A picco i titoli del risparmio gestito

Sono fioccate le vendite sui titoli del risparmio gestito. Dopo una prima parte di giornata in buon rialzo, il settore paga dazio con chiusure a oltre -6% per Azimut, Banca Generali e Poste Italiane. Oltre -7% invece per Finecobank.

In calo dell’8% il titolo Atlantia sulla scia della notizia riportata da Il Sole 24 Ore secondo cui il governo sarebbe contrario al progetto di conferimento di ASPI in f2i. ASPI avrebbe presentato una propria proposta al governo, già riportata dalla stampa (taglio tariffe fino al 5%, investimenti ed altri interventi per oltre 4 bn), ma il governo in questo momento, probabilmente anche per l’emergenza Coronavirus, avrebbe chiuso i contatti.

Nervose infine le banche con Banco BPM (-4,95%) ai nuovi minimi storici. Calo del 3,48% per Unicredit a 8,314 euro.