News Notizie Italia Borsa Italiana: ben comprate le banche, debolezza per settore utility

Borsa Italiana: ben comprate le banche, debolezza per settore utility

Pubblicato 20 Giugno 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:49
Seduta che parte molto forte per le piazze finanziarie europee che ad un'ora dall'inizio delle contrattazioni viaggiano in territorio ampiamente positivo.

Il sentiment è favorito dal rally evidenziato dalle piazze finanziarie asiatiche e da un nuovo sorpasso del fronte del "remain" in Gran Bretagna, a scapito dei rivali del "Brexit".

Le borse asiatiche sono state guidata nel rialzo dalla piazza di Tokyo, con l'indice giapponese Nikkei 255 che ha chiuso a 2,34% a 15.965 punti.

Sul fronte britannico, invece, buone notizie vengono dal primo sondaggio fatto sull'onda dell'emozione dopo l'uccisione della deputata laburista Jo Cox, avvenuto per mano di un estremista di destra. L'istituto Survation ribalta il suo precedente dato con un Remain ora stimato al 45%, nei confronti del 42% attribuito ai sostenitori del Leave.

In questo contesto più confortante, gli investitori sono tornati all'acquisto sul comparto equity; le piazze azionarie del Vecchio Continente fanno segnare decisi rialzi, condotti al momento dal Cac40 di Parigi (+2,8%) e l'Aex di Amsterdam (+2,8%). Anche Piazza Affari coglie l'onda, con un avanzo del FTSE Mib del 2,2% a 17.303 punti circa. Sulla piazza milanese un freno ai rialzi è posto probabilmente dai risultati usciti dalle urne dei principali comuni italiani che hanno evidenziato un quadro politico complesso per il premier in carica Matteo Renzi.

Sul mercato italiano volano i titoli bancari, con l'indice FTSE Italia All Share Banks che segna un incremento del 4,7%. Banco Desio e Brianza con un +10,34% a 1,9 euro è la migliore del listino. Ben comprate anche Bper in rialzo +6,65% a 4,29 euro, Banco Popolare +2,7% a 3,04 euro, Mps +5,66% a 0,54 euro e Mediobanca che sale del 5,19% a 6,28 euro.

In questo quadro positivo unica nota stonata è rappresentata dal comparto utility con i titoli A2a (-0,42%), Enel (-1,5%) e Terna (-1,69%). Acea con un ribasso del 4,44% a 10,98 euro è fra i peggiori titoli del listino, seguito da Iren -2,90% a 1,47 euro.