News Indici e quotazioni Borsa di Tokyo chiude in calo del 2,5% nonostante mossa BoJ, giù azionario Asia

Borsa di Tokyo chiude in calo del 2,5% nonostante mossa BoJ, giù azionario Asia

Pubblicato 16 Marzo 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:21
La settimana inizia con nuove vendite sui listini asiatici. La Borsa di Tokyo ha chiuso una flessione del 2,5%, nonostante l'azione della Bank of Japan che ha annunciato delle misure supplementari a sostegno dell'economia, con acquisti ulteriori tramite Etf per contrastare gli effetti negativi legati al coronavirus. L'indice Nikkei ha terminato gli scambi con un calo del 2,46% a 17.002,04 punti. In deciso ribasso anche gli altri listini dell'area Asia-Pacifico, con Shanghai in ribasso di oltre il 3%, Hong Kong giù del 3,9% e Sydney addirittura del 9,7%.

Gli investitori non prendono bene l'intervento a sorpresa della Federal Reserve che ieri sera ha tagliato a sorpresa i tassi allo zero per cento, lanciando contestualmente un piano di QE da 700 miliardi di dollari. Questa mattina anche la Reserve Bank of New Zeland è entrata in azione sui tassi. L'istituto centrale della Nuova Zelanda ha fatto sapere di avere ridotto i tassi di riferimento di 75 punti base, portandoli allo 0,25% dal precedente 1%, e ha comunicato che "resteranno a questo livello per almeno i prossimi 12 mesi". Le mosse delle banche centrali alimentano il panico e la paura per l'impatto del coronavirus sull'economia.

Dalla Cina questa mattina sono giunti i primi dati sull'effetto del virus, con un crollo maggiore del previsto di produzione industriale, vendite al dettaglio e investimenti nei mesi di gennaio e febbraio. La produzione industriale a gennaio e febbraio si è ridotta del 13,5%, la prima contrazione in circa 30 anni. Il dato è peggiore delle aspettative degli analisti che prevedevano un calo del 3% su base annua e mostra una brusca inversione rispetto alla crescita del 6,9% a dicembre e alla crescita del 5,7% nel 2019. Le vendite al dettaglio sono crollate del 20,5% su base annua nello stesso periodo, dopo essere cresciute dell'8% nel 2019. Gli analisti si aspettavano una flessione del 4%. Gli investimenti sono diminuiti del 24,5% rispetto all'anno precedente.