Boom in Borsa di Parmalat dopo gli accordi con Ubs e Credit Suisse
L’opera dell’a.d. Enrico Bondi nei confronti delle banche dà i suoi frutti, specie sul lato dell’andamento del titolo Parmalat in Borsa. Dopo l’annuncio della chiusura del contenzioso per il crack dell’era Tanzi con Ubs e Credit Suisse per complessivi 350 milioni di euro, Parmalat ha aperto la seduta scattando in avanti, arrivando anche a essere sospesa in avvio per eccesso di rialzo, e mostrando nel momento in cui si scrive un rialzo di quasi 9 punti percentuali a 1,766 euro. Non male per un titolo che fino a venerdì aveva lasciato sul terreno da inizio anno quasi il 40 per cento. Fortissimi anche i volumi scambiati, che hanno già interessato oltre 16 milioni di titoli.
Ubs pagherà complessivamente al gruppo alimentare circa 184 milioni (149,14 milioni per le revocatorie, 33 milioni per le risarcitorie e 0,9 milioni per le spese legali), Credit Suisse invece corrisponderà 172,5 milioni. Ubs e Credit Suisse hanno anche rinunciato a insinuarsi nel passivo di Parmalat anche in riferimento ai crediti tardivi e in contestazione.