Notizie Notizie Mondo Bollettino Bce: tensioni mercati potrebbero propagarsi all’economia reale

Bollettino Bce: tensioni mercati potrebbero propagarsi all’economia reale

14 Luglio 2011 09:23

La crisi dei debiti sovrani, e il tanto temuto effetto contagio, rimane sempre in primo piano in Europa. “I timori di una propagazione della crisi ad altri Paesi dell’area euro oltre Grecia, Irlanda e Portogallo hanno continuato a pesare sul clima di mercato”. Lo scrive la Banca centrale europea (Bce) nel suo consueto bollettino mensile, rimarcando che a giugno “si è potuto osservare un significativo intensificarsi dei flussi verso investimenti rifugio”.
Nel bollettino di luglio la Bce ha sostenuto che “il rapporto debito-Pil della Grecia toccherà un valore massimo pari al 161% nel 2012, per poi scendere al 127% nel 2020. “Il conseguimento di questo percorso discendente – sostiene l’istituto di Francoforte- dipende in misura determinante dalla volontà e dalla capacità del governo di perseverare nel risanamento dei conti pubblici e di attuare interamente le riforme strutturali e il programma di privatizzazioni”


E in questo contesto la ripresa globale stenta a decollare. “I rischi al ribasso sono connessi alla persistenti tensioni in alcuni segmenti di mercato che si potrebbero propagare all’economia reale”. L’istituto guidato da Jean-Claude Trichet, che ha alzato i tassi d’interesse all’1,50% lo scorzo 7 luglio, ha sottolineato come “i dati economici recenti indichino una certa moderazione della crescita nel secondo trimestre del 2011”. E ha aggiunto: “Sebbene la dinamica di fondo dell’espansione economica continui a essere positiva nella Zona Euro, persiste un’elevata incertezza”. Per questa ragione la Bce ha ribadito che “continuerà a seguire con molta attenzione tutti gli sviluppi relativi ai rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi”.
Ma non sono solo le tensioni sui mercati a pesare. Tra i fattori di rischio anche “i rincari delle materie prime, le spinte protezionistiche e una possibile correzione disordinata degli squilibri internazionali”. In un contesto di elevata incertezza, “il positivo clima di fiducia delle imprese potrebbe contribuire all’attività interna dell’area euro più di quanto ci si attenda al momento e una maggiore domanda esterna potrebbe promuovere la crescita oltre le attese”.


Per quanto riguarda le politiche di bilancio dell’Euro Zona al momento “le circostanze sono molto difficili e richiedono un’azione decisa”, precisano dall’Euro Tower. “I paesi dell’area euro devono come minimo onorare gli impegni di risanamento dei conti pubblici previsti per il 2011 e oltre, nell’ambito delle rispettive procedure per i disavanzi eccessivi interventi di correzione adeguati devono assicurare il conseguimento degli obiettivi di riequilibrio in termini strutturali, in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ecofin”.
Replicando il monito lanciato a inizio luglio la Bce ha ribadito che “resta essenziale che nell’area
dell’euro siano attuate con urgenza riforme strutturali consistenti ed esaustive, per rafforzare la competitività, la flessibilità e il potenziale di crescita a lungo termine”.