Per BofA e Morgan Stanley è ora di vendere l’eurodollaro
BofA e Morgan Stanley consigliano di andare “corti” sull’eurodollaro. Salito dell’1,36% in cinque sedute e del 2,67% nell’ultimo mese, il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde secondo i due colossi statunitensi sta per ritracciare i recenti guadagni.
Gli analisti di Bank of America Merrill Lynch stimano che il cross, che attualmente passa di mano a 1,3737, stia testando un picco e nel giro di qualche seduta tornerà a scendere. “Una chiusura sotto quota 1,3524/1,3514 certificherebbe una ripartenza del trend ribassista in direzione della media mobile a 200 giorni (attualmente a 1,3240)”.
Morgan Stanley in un report ha invece annunciato di aver inserito nel portafoglio di breve termine un nuovo ordine di vendita fissato a 1,38 con stop a 1,39 e target a 1,32. Secondo Ms, l’eur/usd “potrebbe salire nel breve termine, nonostante la debolezza dei dati relativi Eurolandia”.
Il recente rafforzamento del cross, spiega Ms, è riconducibile al rientro dei capitali in vista dell’Aqr (Asset quality review, l’esame degli asset nei bilanci delle banche) e questo afflusso di capitali dovrebbe spingere l’eurodollaro fino a 1,38 “prima della ripartenza delle scommesse ribassiste”.