Notizie Notizie Italia BoE: Carney, situazione economica difficile ma esclude tassi negativi in Gran Bretagna

BoE: Carney, situazione economica difficile ma esclude tassi negativi in Gran Bretagna

4 Agosto 2016 13:25
“La Bank of England continua ad essere pronta a prendere qualsiasi azione sia necessaria per raggiungere il proprio obiettivo di stabilità monetaria e finanziaria, mentre il Regno Unito si adegua alla nuove realtà, e procede nel cogliere nuove opportunità fuori dall’Ue” ha dichiarato Mark Carney, presidente della Banca Centrale del Paese, nel meeting che ha fatto seguito la riunione di questa mattina. 
Secondo il numero uno della banca centrale, l’abbandono dell’Unione Europea avrà un impatto sul Pil britannico nell’ordine dello 0,2-0,4%. La risposta di Carney arriva in seguito a segnali poco incoraggianti da parte dell’economia. Gli indici Pmi che misurano i sentiment dominanti nell’economia sono crollati sotto i 50 punti, soglia che divide recessione da espansione economica.
Nel dettaglio, il dato sui servizi è crollato ai minimi da sette anni a 47,4 punti, quello sulla manifattura a 48,2 punti e quello sulle costruzioni a 45,9 punti. L’incertezza globale ha pesato inoltre sui conti delle società britanniche, dalle banche alle major petrolifere (vedi HSBC e Royal Dutch Shell).
Nonostante la situazione presentata al board BoE non sia fra le più rosee, Carney ha sottolineato che non è intenzione dell’istituto centrale adottare tassi di interesse negativi: “Non sono un fan dei tassi di interesse negativi. Penso che il Comitato di politica monetaria sia molto chiaro nel vedere il limite inferiore a un numero positivo, vicino a zero, ma positivo”, ha ribadito il governatore.
La riluttanza di Carney ai tassi negativi si spiega con le ultime parole del chairman, relative al tema bancario. “Gli istituti non hanno scuse per non trasferire il taglio odierno del costo del denaro ai clienti”. Significativa, in tal senso, la revisione delle previsioni di investimento delle imprese che nel 2016 è previsto a -3,75% mentre per il 2017 è rivisto in contrazione del -2% rispetto al precedente +7,25%.