News Notizie Mondo BNP Paribas Asset Management acquisisce la quota di maggioranza in International Woodland Company allo scopo di potenziare gli investimenti in foreste

BNP Paribas Asset Management acquisisce la quota di maggioranza in International Woodland Company allo scopo di potenziare gli investimenti in foreste

12 Dicembre 2022 12:15

BNP Paribas Asset Management ha annunciato oggi l’acquisizione di una quota di maggioranza in International Woodland Company (“IWC”), società danese leader nel settore degli investimenti nelle risorse naturali. IWC ha sede a Copenaghen e vanta più di 30 anni di esperienza nella fornitura di servizi di gestione e consulenza nell’ambito di investimenti in foreste per la produzione di legname biodinamico, agricoltura e servizi per gli ecosistemi, tra cui crediti di carbonio e progetti di conservazione.

Nel dettaglio IWC supervisiona 5,5 miliardi di euro di programmi di investimento in foreste sostenibili su scala globale. L’operazione dovrebbe concludersi nel primo semestre del 2023 ed è soggetta all’approvazione normativa da parte dell’Autorità di vigilanza finanziaria danese.

L’acquisizione si inquadra nell’espansione dell’offerta di investimenti sostenibili di BNPP AM, nonché nell’ampliamento della sua piattaforma di investimento sui mercati privati, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze degli investitori orientati all’espansione della componente di investimento sostenibile sui mercati privati.

La silvicoltura, l’agricoltura e le relative strategie incentrate sul capitale naturale hanno interessanti profili di rischio-rendimento e sono elementi importanti nella mitigazione del cambiamento climatico e nel percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette. La silvicoltura, ad esempio, offre rendimenti interessanti e può servire a proteggere dall’inflazione, nonché le opportunità connesse ai progetti di conservazione e di sequestro del carbonio. Quasi tutti gli scenari climatici si affidano alle Tecnologie di Emissione Negativa (Negative Emission Technologies, o “NETS”), che riguardano in particolare le foreste e i cambiamenti nella destinazione d’uso del suolo, per arrivare ad emissioni nette zero e limitare il riscaldamento globale a 1.5-2° C.

Lo scopo è quello di compensare le emissioni biogeniche e quelle generate da settori ad alte emissioni strutturali non eliminabili. Oltre a questo, la silvicoltura offre molti benefici, tra cui la conservazione della biodiversità e la gestione del ciclo dell’acqua. Come ha osservato il World Resource Institute nel suo recente rapporto Not Just Carbon , il sistema climatico globale non può funzionare senza foreste sane.

Il mercato degli investimenti in capitale naturale è ancora relativamente ridotto: si stima che il patrimonio istituzionale sia inferiore a 100 miliardi di dollari, pari a circa lo 0,1% del PIL globale. Ciò si confronta con una spesa pubblica globale stimata di circa 500 miliardi di dollari l’anno per attività che possono essere dannose per la biodiversità.