Notizie Notizie Mondo BlackBox: le urla dei guru e l’eco delle cassandre

BlackBox: le urla dei guru e l’eco delle cassandre

4 Giugno 2007 09:52

 

Tra guru e cassandre

 

Eccoli sono tra noi. Gli inguaribili ottimisti sono tornati, i figli della new economy non rassegnati, i giovani cuor di leone dei mercati . Sento gli strategist che parlano di nuovi massimi storici, leggo le pagine di pseudo giornalisti finanziari che traboccano di ottimismo, e vedo i listini che salgono, salgono, salgono. Un momento, ma stamattina la Cina non ha fatto un altro tonfo? Pare di no, secondo qualcuno. L’america corre! Urlano alcuni e tutti a comprare Nasdaq. L’Europa regge, e tutti a comprare Dax. Un momento, ma l’Ocse non ha parlato di rallentamento? Pare di no a quanto pare. Gli emergenti sono il nuovo Eldorado, gridano a pieni polmoni le banche d’affari, e via che si comprano a piene mani Etf e Certificate su Brasile, Russia e magari tra un po’ anche sulle isole Far Oer. Perché no, giocano parecchio bene a calcio questi carpentieri del Nord Europa.

Oggi, poi, ne ho sentita una davvero bella. Sentite un po’: siccome ormai abbiamo agguantato i livelli della famosa bolla speculativa, non ci sarebbe nessun pericolo, ormai il mercato è sano, siamo forti, belli e coraggiosi. E poi, prosegue il guru, il Giappone è ancora indietro, molto indietro, e ne consegue che i livelli del 2000 ripresi oggi sono solo la partenza per una nuova era dell’oro dei listini finanziari!


Sapete cosa vi dico? Chiudo baracca e burattini e mi siedo buono buono sulla riva del fiume. Sarà, ma io credo molto di più a un mio caro amico, viaggiatore di lungo corso della Borsa, che trascorre il suo tempo tra Londra e Shanghai. Lui sta chiudendo tutto, prima dell’estate, ha già guadagnato dice lui, e tanto, forse troppo. Poi, se le cose reggono ancora per un po’, si vedrà cosa fare. Già, anche il suo socio in affari, un reduce dello schianto delle tigri asiatiche, per adesso preferisce fare trading con il Brunello e il Barbera, che in quel del Regno Unito sono molto più apprezzati dei contratti future e delle azioni.