BlackBerry: fallito progetto di vendita a Fairfax, cadono i vertici. Titolo crolla
Il progetto di vendita di BlackBerry è fallito. L’offerta del fondo Fairfax Financial Holdings, avanzata a settembre e in scadenza oggi, non è andata a buon fine in quanto non si è riusciti a reperire i finanziamenti necessari. Con la caduta del progetto di vendita, cadono anche i vertici di BlackBerry così come il titolo.
Poco prima dell’avvio delle contrattazioni a Wall Street, BlackBerry ha annunciato di aver abbandonato il progetto di vendita. A settembre il gruppo canadese aveva siglato una lettera d’intenti con un consorzio guidato da Fairfax Financial (primo azionista che possiede già il 10% circa del capitale) per il delisting del titolo. Il controvalore totale dell’operazione era di circa 4,7 miliardi di dollari, pari a circa 9 dollari per azione. Il gruppo che produce il celebre smartphone riceverà invece un’iniezione da 1 miliardo di dollari vendendo debito convertibile a Fairfax e ad altri investitori istituzionali.
BlackBerry ha anche annunciato un giro di poltrone ai vertici. L’amministratore delegato Thorsten Heins ha infatti lasciato l’incarico, rimpiazzato da John Chen, nominato ad interim. Sono così svanite le speranze del mercato di una seconda vita per BlackBerry, in crisi ormai da tempo per la sempre più agguerrita concorrenza negli smartphone di Apple e Samsung. In scia alla notizia il titolo BlackBerry crolla a Wall Street, appesantendo l’intero comparto tecnologico. In questo momento l’azione cede quasi 11 punti percentuali.
BlackBerry ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale 2014, concluso a fine agosto, con una perdita da operazioni continue pari a 965 milioni di dollari, ovvero 1,84 dollari ad azione, in peggioramento rispetto al rosso di 235 milioni, ovvero 45 centesimi ad azione, registrati un anno prima. I ricavi sono scivolati del 45% a 1,6 miliardi dai 2,86 miliardi di dodici mesi prima. “Siamo molto delusi dai nostri risultati trimestrali finanziari ed operativi – aveva commentato Heins – abbiamo annunciato una serie di cambiamenti per affrontare l’agguerrita concorrenza e i costi strutturali”.