Bitcoin torna a volare dopo annuncio lancio future il 18 dicembre, Cftc preoccupata da volatilità prezzi
Sono tornati prepotenti gli acquisti sul Bitcoin in seguito all’annuncio del Chicago Mercantile Exchange (Cme) che ha ufficializzato il future sul Bitcoin il prossimo 18 dicembre. “Siamo lieti di portare sul mercato il primo contratto future sul Bitcoin dopo aver lavorato a stretto contatto con la Cfct (l’agenzia Usa che si occupa della regolamentazione del mercato dei futures, ndr) e con i partecipanti al mercato per progettare un’offerta regolamentata”, ha annunciato Terry Duffy, presidente e amministratore delegato di Cme Group.
Il future sarà regolato in contanti sulla base del CME CF Bitcoin Reference Rate (BRR) che fungerà da tasso di riferimento puntuale del prezzo in dollari USA del bitcoin.
La Commodity Futures Trading Commission (Cftc) ha autorizzato il via libera degli scambi e la vendita da parte del gruppo CME e di Cboe Global Market, avvertendo comunque come i partecipanti al mercato debbano considerare che il nascente mercato e gli scambi per il Bitcoin restano mercati non regolati. La Cftc ha puntualizzato che ci sono preoccupazioni sulla volatilità dei prezzi e sulle pratiche di scambio che caratterizzano questi mercati.
Scossone di oltre 1.250 dollari in poche ore
Il prezzo del Bitcoin, relevato dal Bitcoin Price (BPI) di CoinDesk, secondo nel pomeriggio è così ritornato di slancio sopra il muro dei 10.000 dollari spingendosi fino ad area 10.700, in rialzo di quasi 1.300 dollari rispetto ai minimi toccati nella prima parte di seduta.
Il prepotente rally degli ultimi mesi, in scia al balzo della domanda e all’imminente arrivo di futures ed ETF sulla criptovaluta, ha portato a quotazioni più che decuplicate rispetto ai livelli di inizio anno. Ieri il Bitcoin era scivolato fino al 15% dai massimi storici toccati a 11.363,99 dollari nonostante l’arrivo della notizia che anche il Nasdaq prevede di lanciare futures sulla criptovaluta nel 2018. Le indiscrezioni parlano di un possibile lancio nel secondo trimestre del prossimo anno.
Già da diversi mesi molti operatori gridano al rischio bolla. Secondo il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz andrebbe messo fuorilegge. Freddo verso il bitcoin l’amministratore delegato di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein: “Non è una cosa per me, ma ci sono state tante cose in passato che non erano per me e hanno funzionato molto bene. se tra vent’anni mi chiedessero perché ha funzionato, potrei spiegarlo ma basandomi sui fatti che ho ora non posso dire se funzionerà”.