Notizie Criptovalute Bitcoin vicino a 100.000$ tra boom opzioni e mosse Microstrategy. Nuovo super target di Bernstein per il 2025

Bitcoin vicino a 100.000$ tra boom opzioni e mosse Microstrategy. Nuovo super target di Bernstein per il 2025

21 Novembre 2024 09:24

Bitcoin a grandi falcate verso il muro dei 100 mila dollari. La criptovaluta è arrivata a meno di 3 punti percentuali da tale soglia e gli analisti già guardano al 2025 indicando target molto ambiziosi.

Bitcoin a grandi falcate verso i 100.000$

L’euforia post-elezioni statunitensi non accenna a rallentare e stamattina il bitcoin ha toccato un record storico a $97.930, portando a +40% il salto in avanti da quando Trump ha trionfato alle elezioni. La vittoria dei repubblicani ha spinto l’asset digitale in quanto si prospetta un’Amministrazione pro-cripto negli Stati Uniti. “Gli acquirenti stanno strangolando i venditori”, afferma Tony Sycamore, analista di mercato di IG Australia. “Sebbene non sia sicuro che tutto andrà liscio mentre ci avviciniamo al traguardo dei 100.000 $, la domanda sembra essere insaziabile”.

Donald Trump ha promesso di appoggiare gli asset digitali rendendo gli Stati Uniti la “capitale delle criptovalute del pianeta” e creando anche una riserva strategica di bitcoin. La senatrice Cynthia Lummis ha già presentato una bozza di legge che prevede l’acquisizione da parte degli Stati Uniti di un ammontare fino al 5% dell’offerta totale di bitcoin nei prossimi cinque anni, un investimento che ai prezzi attuali vale oltre 100 miliardi di dollari.

Secondo fonti di settore il presidente in pectore starebbe prendendo in considerazione Teresa Goody Guillén, partner dello studio legale BakerHostetler e co-responsabile del suo team blockchain, tra i candidati per diventare il prossimo presidente della SEC.

L’approdo a quota 100.000 dollari porterebbe il bitcoin a superare i 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.

MicroStrategy va all-in

Una ulteriore spinta rialzista ai prezzi è arrivata nelle ultime 48 ore dalle mosse di MicroStrategy che sta accelerando il ritmo dei suoi massicci acquisti della criptovaluta.

Il più grande detentore di Bitcoin quotato in borsa, che all’inizio di questa settimana ha annunciato di aver acquistato 4,6 miliardi di dollari del token, ha inoltre aumentato del 50% la quantità di obbligazioni senior convertibili che prevede di vendere per finanziare ulteriori acquisti del token.

MicroStrategy, che a Wall Street segna +650% Ytd (+10% ieri), possiede complessivamente più di 30 miliardi.

La nuova sponda delle opzioni

Un altro elemento che sta fomentando la bitcooin mania è il debutto mercoledì sul Nasdaq delle opzioni su Ibit, ovvero sull’Etf spot bitcoin di BlackRock. Nella prima ora sono stati scambiati ben 73.000 contratti sottolineando la crescente fiducia istituzionale nel bitcoin come classe di attività mainstream. E’ subito emersa la netta prevalenza di opzioni call rispetto alle put, ossia si scommette con forza su ulteriori rialzi della criptovaluta.

Boom degli Etf bitcoin

La brama di cripto ha comportato afflussi record sugli Etf statunitensi che investono in Bitcoin. I dati Bloomberg evidenziano afflussi netti di 5,8 miliardi nel periodo successivo al giorno delle elezioni. Complessivamente i 12 Etf bitcoin hanno raggiunto i 100 miliardi di asset in gestione.

L’iShares Bitcoin Trust, il più grande, dal debutto di gennaio ha attirato afflussi di circa 29 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi nel periodo successivo alle elezioni.

Bernstein indica il suo target per il 2025

Il traguardo dei 100mila dollari appare ormai a portata di mano e diversi analisti già si spingono oltre guardando ai prossimi target. Gli analisti di Bernstein in particolare hanno delineato uno scenario che potrebbe portare la regina delle criptovalute a toccare quota 200.000 dollari entro il 2025 in quanto “siamo oltre l’effetto elezione Trump. La nuova era regolamentare delle criptovalute è lungi dall’essere prezzata dal mercato”. Bernstein consiglia agli investitori di mantenere le posizioni per almeno 12-18 mesi, prevedendo un lungo percorso di allocazioni strutturali al mercato crypto da parte degli investitori istituzionali.
Il prossimo ciclo di rialzi potrebbe vedere in particolare i governi come protagonisti. “I venti politici del cambiamento favoriscono candidati che preferiscono la deregolamentazione crypto e si oppongono alla potenziale sorveglianza di una valuta digitale della banca centrale”, afferma Gautam Chhugani, analista di Bernstein.