Notizie ETF ARK Invest Europe: deflussi per $65 mln a ottobre, le elezioni danno slancio alle infrastrutture Usa

ARK Invest Europe: deflussi per $65 mln a ottobre, le elezioni danno slancio alle infrastrutture Usa

19 Novembre 2024 14:19

Nel mese di ottobre 2024 i flussi netti sugli ETF tematici sono stati pari a -65 milioni di dollari, in un contesto di prudente ottimismo del mercato con gli occhi alle elezioni americane. L’attesa per la sfida Trump-Harris ha dato slancio alle Infrastrutture Usa, che storicamente hanno performance positive dopo la tornata elettorale. Male invece il tema Digitalizzazione, in cui hanno un peso preponderante quelle Magnifiche 7 a cui gli investitori stanno cercando alternative. Questo è quello che emerge dall’analisi di ARK Invest Europe (ex Rize ETF) sui flussi degli ETF tematici UCITS nel mese scorso.

Boom degli ETF sulle Infrastrutture Usa

A ottobre gli ETF sulle Infrastrutture Usa hanno visto con afflussi sostanziosi, pari a 146 milioni di dollari, evidenziando il forte interesse degli investitori per le infrastrutture domestiche americane. Come spiega Rahul Bhushan, Global Head of Index di ARK Invest Europe, “I titoli infrastrutturali tendono infatti a registrare buone performance negli anni delle elezioni, e sono ulteriormente rafforzati dai piani di Trump reindustrializzare l’America, il che fa ben sperare in una crescita sostenuta del settore”.

Anche gli ETF sulle Infrastrutture per le Smart Cities hanno registrato buoni afflussi con 55 milioni di dollari, evidenziando l’interesse degli investitori per lo sviluppo urbano potenziato dalla tecnologia IA. “Questo settore è in piena espansione poiché l’integrazione dell’IA nelle infrastrutture apre nuove opportunità di crescita, aiutando le città a diventare più efficienti e adattive” chiarisce Bhushan.

Al terzo posto del podio troviamo il tema che definiamo New Energy, con 53 milioni di dollari. Nonostante la rielezione di Trump, si legge nel report, “i forti venti di coda della transizione energetica continuano a sostenere la crescita di questo settore, allineandosi alla nostra prospettiva secondo cui i cambiamenti politici potrebbero causare solo un piccolo intoppo nell’adozione delle ‘nuove’ energie, incluso il nucleare”.

Per quanto riguarda i deflussi, i maggiori a ottobre sono stati registrati dagli ETF sulla Digitalizzazione (-130 milioni di dollari). Il tema è dominato dalle solite “magnifiche 7” tech, e gli investitori sono alla ricerca di una diversificazione maggiore.

Molti deflussi (-98 milioni di dollari) arrivano anche dal tema Robotica e automazione che, sottolinea Bhushan, “d’ora in poi distingueremo dal tema dell’Intelligenza artificiale pura. Questo perché, con l’aumentare dei titoli legati a questi settori innovativi, i portafogli più orientati all’IA risultano oggi molto diversi rispetto a quelli più esposti alla robotica, e dunque ha sempre meno senso considerarli in un’unica categoria. È probabile che i deflussi registrati sulla Robotica rappresentino proprio la preferenza degli investitori per i fondi più direttamente incentrati sull’IA, rispetto a esporsi a settori più ampi e tangenziali come l’automazione industriale”.

L’IA continua a catturare l’attenzione

Guardando ai dati da inizio 2024, infatti, gli ETF sull’Intelligenza Artificiale hanno guidato gli afflussi con la ragguardevole cifra di 1,47 miliardi di dollari. Secondo Bhushan, “L’IA continua a catturare l’attenzione degli investitori come forza di trasformazione, con progressi e applicazioni significative in tutti i settori”. Al contrario, Robotica e automazione (considerato ora come categoria a sé) risulta proprio il tema che ha sofferto di più, con -897 milioni di dollari. “Gli investitori si concentrano dunque sempre più strettamente sull’IA, mentre l’interesse per aree più ampie come l’automazione industriale diminuisce”.

Hanno fatto bene, da inizio anno, anche i temi Smart Grid (325 milioni di dollari) e Uranio (142 milioni di dollari). Sul podio degli “sconfitti”, invece, restano Veicoli elettrici e Batterie (-667 milioni di dollari) e Clean Energy (-665 milioni di dollari).