Bill Gross mette in guardia: rischio “deflazione rimane una possibilità crescente”
La storia dimostra come le diverse economie abbiano vissuto fasi sia di inflazione sia di deflazione, entrambe considerate “nemici della stabilità e della crescita”. Lo spiega Bill Gross di Janus Capital Group nell’investment outlook di novembre dal titolo “The Trouble with Porosity and Prosperity” nel quale mette però in guardia dal rischio “deflazione crescente“. A fine settembre a sorpresa Gross ha detto addio a Pimco, colosso dell’asset management da lui fondato, proprio per andare nella squadra della rivale Janus Capital.
Secondo Gross, considerato uno degli investitori obbligazionari più famosi al mondo, i prezzi salgono ma non quelli che dovrebbero, per cui le Banche Centrali si trovano di fronte a un importante dilemma: come alzare l’inflazione? “I prezzi salgono, ma non quelli giusti – sostiene Gross nel suo outlook – Ad esempio, l’azione Alibaba è passata nel giorno del debutto a Wall Street da 68 dollari a 92 dollari nei primi istanti di scambi, mentre i salari rimangono lì fermi anno dopo anno. Se un’economia (quella finanziaria) prospera, un’altra economia (quella reale) sfiorisce“.
Le banche centrali di fronte a questo dilemma non sono rimaste con le mani in mano. “Ci hanno provato”, ammette Gross ricordando “i 4 trilioni di dollari iniettati negli Stati Uniti, i 2 trilioni in Giappone e 1 trilione proveniente dalla Bce di Mario Draghi nell’Eurozona. Ma adesso queste migliaia di miliardi di dollari non sembrano funzionare come in passato”.
Gross sostiene che “l’economia reale ha bisogno sì di qualcuno che stampi moneta, ma anche di qualcun’altro che spenda la moneta e ciò deve avvenire dal lato fiscale, ovvero da parte dei Governi. E mette in guardia sostenendo che “la deflazione rimane una ‘possibilità crescente’: non quella che crea prosperità ma quella che potrebbe creare dei problemi alla prosperità“.