Berlusconi: valutazioni di S&P dettate dai retroscena dei quotidiani e da considerazioni politiche
La presidenza del Consiglio rimanda al mittente le “accuse” dell’agenzia Standard & Poor’s, che questa notte ha tagliato il rating italiano da A+ ad A citando crescita debole e instabilità politica.
“Il governo ha sempre ottenuto la fiducia dal Parlamento, dimostrando così la solidità della propria maggioranza”, si legge in una nota della presidenza del Consiglio diffusa questa mattina. “Le valutazioni di Standard & Poor’s – prosegue il documento – sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche”. Il comunicato aggiunge che “il governo sta predisponendo misure a favore della crescita, i cui frutti si vedranno nel breve-medio periodo”.
Fonti del ministero del Tesoro, citate dalle agenzie, definiscono invece la decisione come “scontata” e “attesa”. Non appare questa, però, la risposta dei mercati finanziari, dove questa mattina il differenziale (spread) tra rendimenti dei Btp decennali italiani e dei Bund tedeschi di pari scadenza è schizzato verso l’alto fino a raggiungere i 400 punti base contro i 378 punti di ieri.
Questa mattina è previsto l’incontro del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, con i vertici dell’Abi, l’associazione bancaria italiana, e di Confindustria, per un incontro convocato in precedenza sul tema della crescita.