Berlusconi scampa la crisi di governo: anche alla Camera passa la fiducia
Berlusconi ha scampato la crisi di governo. In una Roma infuocata la maratona del governo è finita. La Camera ha approvato la fiducia con 314 voti a favore, 311 contrari. Questa mattina era stata la volta del Senato che ha approvato la fiducia con 162 voti a favore, 135 contrari, dove sono risultati assenti 11 senatori. Nella passata legislatura, con il governo Prodi sempre in bilico, era corteggiati e considerati perché determinanti. Questa volta, per il voto di fiducia al governo Berlusconi, non si sono presentati, senza suscitare particolari apprensioni. Nelle due chiame di palazzo Madama sono infatti risultati tutti assenti i sei senatori a vita: Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo, Rita Levi Montalcini, Sergio Pininfarina e Oscar Luigi Scalfaro.
La manciata di voti che ha garantito alla maggioranza di continuare a lavorare non è tale da fermare la speculazione. Montezemolo come nuovo Berlusconi. Con questo titolo il Financial Times Deutschland candida il numero uno della Ferrari a prendere il posto del presidente del consiglio, dedicandogli un lungo articolo proprio in coincidenza con l’atteso voto del Parlamento sulla fiducia al Governo. Il quotidiano finanziario tedesco descrive l’ex presidente di Confindustria come un uomo sempre al centro dell’attenzione, abituato alle domande sulle sue ambizioni politiche, con una grandissima influenza sulla gente.
Inoltre Montezemolo – scrive l’Ft Deutschland – potrebbe beneficiare, in caso di una candidatura, delle stesse riserve contro la classe politica che Berlusconi all’epoca aveva sfruttato in maniera intelligente. E mentre crescono i sostenitori, sia tra gli esponenti politici che tra gli imprenditori, il manager che con grande talento ha contribuito al successo dell’impero Fiat e che ha avuto una carriera impressionante, temporeggia nel decidere. Montezemolo come salvatore dell’Italia non è ancora entrato ufficialmente in campo, osserva il quotidiano.
Ha catalizzato l’attenzione dei mercati finanziari il voto di fiducia oggi al governo guidato da Silvio Berlusconi che avrebbe potuto aprire la crisi di governo. “Nonostante abbia avuto la fiducia il governo, l’instabilità politica rimarrà molto alta probabilmente in Italia”, commenta Fabio Fois di Barclays Capital in un breve abstract raccolto da Finanza.com. “Berlusconi – aggiunge l’esperto – continuerà a soffrire della mancanza di una maggioranza stabile alla Camera”. “L’incertezza politica ha comunque prodotto una legge finanziaria ma questo non salverà i mercati, che rimarranno molto sospettosi”, osserva uno altro esperto che preferisce mantenere l’anominato. Intanto Mediaset sull’esito del voto alla Camera è balzato sul listino. Il titolo del gruppo televisivo controllato dal premier Silvio Berlusconi adesso sale del 2,62% a 4,6 euro.