Notizie Notizie Mondo Bed Bath & Beyond: il CFO suicida pochi giorni dopo l’annuncio di massicci licenziamenti e chiusure negozi

Bed Bath & Beyond: il CFO suicida pochi giorni dopo l’annuncio di massicci licenziamenti e chiusure negozi

5 Settembre 2022 16:09

Gustavo Arnal, dirigente di Bed Bath & Beyond,  catena americana di negozi per la casa, si è suicidato lanciandosi dal balcone di un appartamento di un grattacielo. A renderlo noto il Dipartimento di polizia di New York.

Arnal, 52 anni, sarebbe stato visto dalla moglie gettarsi nel vuoto dal 18esimo piano, senza lasciare alcun biglietto d’addio. Al momento non si sospetta alcun tipo di reato commesso da Arnal. La polizia di New York ha dichiarato che l’ufficio del medico legale di New York determinerà la causa del decesso e che l’indagine rimane in corso.

Bed Bath & Beyond è “profondamente rattristata da questa perdita scioccante”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda in risposta alla morte di Arnal. Il presidente indipendente del Consiglio di amministrazione di Bed Bath & Beyond, Harriet Edelman, ha affermato: “Desidero estendere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia di Gustavo”. Edelman ha aggiunto: “La nostra attenzione è rivolta a sostenere la sua famiglia e il suo team e i nostri pensieri sono con loro in questo momento triste e difficile. Vi preghiamo di unirvi a noi nel rispettare la privacy della famiglia”.

Arnal è entrato a far parte di Bed Bath & Beyond Inc. nel maggio 2020 dopo una carriera nella finanza presso Avon, Walgreens Boots Alliance e Procter & Gamble. Edelman ha dichiarato che Arnal è stato “determinante nel guidare l’organizzazione durante la pandemia di coronavirus, trasformando le basi finanziarie dell’azienda e costruendo un team forte e di talento. È stato anche un collega stimato nella comunità finanziaria”.

Crisi nera per Bed Bath & Beyond

La CNN ha riferito questa settimana che Bed Bath & Beyond è in profonda crisi. L’azienda sta cercando di salvarsi ed evitare la bancarotta, con il licenziamento di circa il 20% dei dipendenti, la chiusura di circa 150 negozi e il taglio di diversi marchi di articoli per la casa. L’azienda ha inoltre dichiarato di aver ottenuto un finanziamento di oltre 500 milioni di dollari per sostenere le sue difficili condizioni finanziarie. Arnal è stato citato come imputato in una causa che accusa lui, Ryan Cohen e altri grandi azionisti di aver messo in atto uno schema di “pump and dump” per gonfiare artificialmente il prezzo delle azioni della società.

La causa è stata depositata il 23 agosto presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia. La causa sostiene che Arnal e altri hanno fatto dichiarazioni fuorvianti e omissioni quando hanno comunicato agli investitori i piani strategici e le condizioni finanziarie dell’azienda e hanno ritardato le informazioni sulla detenzione e la vendita delle proprie azioni. La causa sostiene inoltre che le parti interessate hanno forniti cifre di bilancio e piani aziendali per lo scorporo del marchio “Buy Buy Baby” per alimentare una frenesia di acquisto delle azioni.