Bce: tassi confermati all’1,50%, come da attese. Iniezione liquidità a sei mesi

La Banca centrale europea (Bce) conferma i tassi di interesse all’1,50% e apre i rubinetti annunciando una operazione di rifinanziamento a sei mesi. La pausa alla stretta monetaria e l’iniezione di liquidità da parte dell’Eurotower sono necessarie di fronte al rallentamento della ripresa economica e alle rinnovate tensioni sui mercati finanziari. Questi i motivi che hanno condotto a questa doppia decisione e che sono stati illustrati dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa che ha seguito come di consueto l’annuncio sui tassi.
Come da attese, l’istituto di Francoforte ha mantenuto il costo del denaro fermo all’attuale 1,50%, dopo il rialzo del mese scorso di un quarto di punto percentuale. Ma la pausa alla stretta monetaria potrebbe durare alcuni mesi. Ne sono convinti gli analisti che si aspettano un nuovo rialzo dei tassi da 25 centesimi solo nel quarto trimestre dell’anno. “L’incontro di oggi ha dato un chiaro segnale di ritirata da un ulteriore rialzo dei tassi”, commentano gli analisti di Ing subito dopo l’intervento di Trichet. La ragione? Il peggioramento dell’outlook economico e il deterioramento della fiducia sui mercati.
Sebbene le stime di crescita dell’Eurozona siano state confermate all’1,1% nel medio termine e l’outlook sull’inflazione sia rimasto invariato, con un aumento del rischio sulla stabilità dei prezzi (mantenendo la stima di inflazione sopra il 2%), si è notato nelle parole di Trichet una maggiore enfasi sul clima di incertezza attuale, che ha riportato la Bce ad abbracciare un linguaggio più prudente. Lo ha confermato la frase: “L’incertezza è particolarmente alta”, pronunciata durante la conferenza stampa. Mentre la formula “ulteriori aggiustamenti all’attuale politica monetaria accomodante sono garantiti” oggi non è stata pronunciata da Trichet, lasciando invece spazio a una più cauta formula: “La nostra visione sulla politica accomodante rimane moderata”, con “una attenzione sulle tensioni dei mercati finanziari”.
E proprio alla luce di queste rinnovate tensioni, la banca centrale tornerà a iniettare liquidità con un collocamento a sei mesi il prossimo 10 agosto. Altra novità emersa dall’incontro di oggi. L’istituto ha inoltre precisato che continuerà a tenere aperti rubinetti finché sarà necessario e comunque almeno fino al 17 gennaio. Nel frattempo però il numero uno della Bce ha esortato i Paesi membri, in particolare Grecia, Irlanda e Portogallo, a implementare i programmi e le riforme strutturali necessarie per la ripresa, con un impegno a far rientrare i parametri sul debito entro i limiti stabiliti. “Sono i singoli Paesi responsabili della ripresa e della stabilità finanziaria – ha sottolineato Trichet – Il nostro primo obiettivo e mandato è quello di garantire la stabilità dei prezzi”.