Draghi valuta le mosse sullo scacchiere della crisi greca. Oggi la decisione sui tassi
Non si attendono invece novità sui tassi d’interesse, così come sulle misure non convenzionali adottabili dall’istituto centrale. Gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo ritengono che la riunione di oggi avrà ancora carattere interlocutorio. “Segnali a sostegno di un taglio del refi sotto l’1,0% a marzo non sono da escludere – spiegano – ma ci sembrano poco probabili anche perché “i timidi segnali di stabilizzazione ciclica” sono stati in parte confermati; il bilancio dei rischi è significativamente cambiato e potrebbe migliorare ulteriormente con l’asta di febbraio”. A fine mese è infatti prevista una nuova asta di liquidità a 3 anni per la quale si attende una forte richiesta dalle banche dell’Eurozona. Ieri il Credit Suisse ha spiegato di prevedere che le richieste arriveranno fino a 650 miliardi di euro dai 489 miliardi dell’asta di dicembre. Nella stessa direzione vanno gli analisti di Intesa, secondo i quali “l’asta a 36 mesi potrebbe vedere una domanda di fondi ancora elevata e favorire un ulteriore calo dei tassi a breve”.
Ieri il Financial Times ha esaltato l’operato del presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, in occasione dei primi 100 giorni al vertice della Bce. Secondo il quotidiano londinese, Draghi avrebbe contribuito ad evitare un credit crunch in Europa, superando anche lo scetticismo di Berlino, ma i problemi economici e politici non sarebbero ancora del tutto superati.