Bce, Draghi avverte: senza investimenti non c’è ripresa sostenibile
Senza investimenti non può concretizzarsi una
ripresa sostenibile. Investimenti che sono “le vittime illustri di questa crisi”. A sostenerlo il presidente della Banca centrale europea(Bce), Mario Draghi, nel corso di un intervento in occasione della cena di gala
organizzata da Eurofi a Milano, alla vigilia della riunione odierna
dell’Eurogruppo che si tiene sempre nel capoluogo lombardo.
“Il calo degli investimenti delle imprese
osservato dal 2008 nell’area euro è molto più marcato che nei cicli economici
precedenti – ha sottolineato Draghi – Dal livello massimo a quello minimo sono
diminuiti di circa il 20%, contro il 15% registrato durante la recessione del
1992. Dal 2008 nella zona euro gli investimenti delle imprese mostrano soltanto
un lieve miglioramento, mentre negli Stati Uniti superano ormai il livello
anteriore alla crisi”. Il tema degli investimenti, ha anticipato l’ex governatore
di Bankitalia durante il suo discorso, sarà al centro delle discussioni della
riunione informale dell’Ecofin in agenda nel fine settimana.
Secondo il numero uno dell’Eurotower “non ci
sarà ripresa sostenibile finché la situazione non cambia. Un deciso incremento
degli investimenti è essenziale per portare l’inflazione in maggiore prossimità
dei livelli auspicati, per stimolare l’economia e per ridurre la
disoccupazione. Draghi ha poi indicato due settori fondamentali nei quali
l’azione dei governi, a livello sia nazionale sia europeo, dovrebbe concorrere
a rilanciare gli investimenti delle imprese. Primo: il contesto regolamentare
dovrebbe essere reso più favorevole alla crescita economica. Secondo: le
imprese devono avere accesso a fonti di finanziamento più diversificate; la
creazione di un’unione dei mercati dei capitali potrebbe contribuire a questo
scopo e al tempo stesso aiutare a superare la frammentazione che rimane nei
mercati finanziari.
E Draghi è ripartito ieri sera dal suo intervento a
Jackson Hole e ha ricordato che “per rilanciare la ripresa economica
nell’area euro, superando il nuovo paradigma di bassa crescita e bassa
inflazione, alto debito e alta disoccupazione, è necessaria una combinazione di
politiche monetarie, di bilancio e strutturali“. E ha aggiunto: “Ciò
richiede a tutte le parti, sul piano nazionale ed europeo, di svolgere il
proprio ruolo in linea con il rispettivo mandato definito nei trattati dell’UE.
Gli Abs
A distanza di una settimana esatta dall’ultima
riunione mensile della Bce, durante la quale sono stati fatti una serie di
importanti annunci per rilanciare la ripresa della zona euro e tenere a bada il
rischio deflazione, ieri Draghi ha affermato che “merita particolare
attenzione lo sviluppo di un mercato ben funzionante delle attività
cartolarizzate (asset-backed securities, Abs) semplici, trasparenti e
reali“. E per realizzare un mercato degli Abs ben funzionante, ha
ricordato Draghi, è importante che la cartolarizzazione sia regolamentata in
misura proporzionale al rischio dei titoli emessi. “La Bce apprezza quindi
l’impegno profuso per ottenere un trattamento differenziato per gli Abs
semplici e trasparenti, basati su attività reali. Inoltre andrebbe valutata la
concessione di garanzie pubbliche a sostegno del credito alle Pmi, come accade
in altri paesi quali gli Stati Uniti”.