Notizie USA Battere del 300% il mercato azionario USA si può, a farlo è stato un talento italiano

Battere del 300% il mercato azionario USA si può, a farlo è stato un talento italiano

20 Giugno 2019 09:34

Sovraperformare di oltre il 300% l’indice azionario più efficiente al mondo? È possibile, e a farlo è stato un Italiano. Vi presentiamo Alessandro Moretti, 31 anni, Socio Professional e docente SIAT, che a maggio di quest’anno ha ottenuto il più importante riconoscimento di analista tecnico al mondo, il Master of Financial Technical Analysis (MFTA). Onorificenza massima concessa dall’IFTA a pochissimi professionisti del settore. Di italiani a vantare tale premio infatti sono solo in due. Francesco Caruso e Alessandro Moretti, con la strategia che adesso vi racconteremo.

Alessandro, come nasce la strategia che ti ha permesso di battere il più efficiente degli indici e ottenere l’MFTA?

 

“Il percorso che mi ha portato a conseguire l’MFTA è cominciato col mio lavoro fatto alla SIAT e che mi ha consentito di diventare Socio Professional. Un lavoro svolto sullo Stoxx Europe 600, dove utilizzavo la forza relativa per individuare i settori migliori su cui investire. Già in quella occasione ero riuscito a sovraperformare l’indice europeo. Si è accesa allora la lampadina e mi son detto, visto che funziona potrei utilizzarla per puntare all’MFTA. Ma poi, visto che le cose semplici non mi piacciono, ho voluto complicarmi la vita andando a misurarmi contro il mercato più efficiente al mondo: il mercato azionario Americano”.

 

Quanto ci hai messo a implementare questa tua strategia e quali strumenti hai usato?

 

“In realtà sono stato abbastanza fortunato perché è stata buona la prima. Io sono partito con l’idea di usare la forza relativa e i canali di Donchian per sviluppare una rotazione settoriale che batta il mercato Europeo. Battuto questo, mi sono concentrato su quello Americano. Per completare tutti i test e per scrivere il paper mi ci è voluto qualche anno poi. È stata più dura scrivere il paper che sviluppare la strategia”.

 

Puoi descriverci più nel dettaglio la tua strategia di investimento?

 

“Il principio di base è la forza relativa e la mia strategia è solo long. In pratica la strategia che ho creato misura la forza relativa dei vari settori americani contro il Dow Jones Us Market. Per esempio, confronto l’health care americano contro l’indice principale. Se il settore ha più forza relativa allora è interessante, ma non viene subito comprato. Viene comprato solo nel momento in cui comincia a sviluppare un trend rialzista. Quindi c’è un doppio check. Il primo in termini di forza relativa e dunque di sovraperformance e il secondo è sui prezzi. L’indice settoriale deve generare una rottura rialzista dei massimi degli ultimi X periodi misurati attraverso i canali di Donchian. Quindi la strategia entra quando si verificano queste due condizioni ed esce quando viene rotta la banda inferiore del canale, poiché questo significa che il trend è cambiato. In tal caso vado in liquidità. Quindi, se ci sono 5 settori che sovraperformano li compro tutti e 5 ma quando ci sono shock di mercato importanti a mano a mano che i settori cambiano trend io incremento la liquidità. Appena ho un segnale rialzista allora ricomincio a comprare. Essendo una strategia che lavora sul settimanale faccio poche operazioni ma posso rimanere in posizione anche per anni su un determinato settore”.

 

Qual è stato il periodo di analisi?

 

“Ho svolto il backtest nel periodo tra il 2000 al 2019, quindi considerando anche le due crisi finanziarie del 2000 e del 2008”.

 

Su cosa hai fatto il backtest?

 

“Ho cominciato prima a fare i test con gli indici per vedere se la mia strategia funzionava. Mi sono confrontato dunque con il Dow Jones Us Market, che rappresenta il totale delle azioni americane.  I risultati sono stati buoni da subito già con gli indici e allora mi son detto, se funziona con gli indici allora ci provo anche con gli ETF”.

 

Come è andata con gli ETF?

“Molto bene. In realtà, anche aggiungendo i costi di commissione (0,5%) la simulazione ha consegnato risultati sostanzialmente in linea con quelli precedenti. I risultati dei due test non si sono discostati più di tanto”.

 

Negli anni di forte stress del mercato come si è comportata la tua strategia?

 

“Come dicevo, negli anni di crisi dei mercati, come per esempio nel 2000 e nel 2008, la mia strategia, circa a metà della discesa si mette flat perché non trova più settori da comprare e permette di limitare il drawdown. Inoltre, il vantaggio di questa strategia è che quando il mercato riparte, l’equity line parte da valori più alti in quanto le perdite sono state minori. Ottengo così profitti maggiori a fronte di drawdown minori”.

 

Che risultati hai ottenuto?

 

“La mia strategia mi ha permesso nel periodo di 19 anni una performance cumulata del 422%, contro il 107% dell’indice e un rendimento annuo del 24%. Il massimo drawdown è stato del 26% contro un 56% dell’indice americano. Chiaramente questi valori possono variare in base alla gestione del capitale. Se si vogliono drawdown minori si possono usare size più piccole, ma se si accettano drawdown maggiori si possono utilizzare size più grandi di quelle usate nella mia simulazione”.

Alessandro come ti sei avvicinato al mondo del Trading e qual è il tuo percorso da analista tecnico?

 

“Tutto nasce da lontanissimo. Ho cominciato ad investire nel 2007 a 19 anni. Sfortuna o fortuna ha voluto fosse poco prima di una delle peggiori crisi finanziarie di sempre. E infatti il mio primo approccio al mondo della finanza non è finito proprio bene: ho fatto fuori due conti da 10.000€ l’uno. Forte però di una passione che non ha risentito dell’offesa, non mi sono arreso, ed anzi ho deciso di fare le cose più seriamente con disciplina e metodo. Mi sono iscritto alla SIAT (Società Italiana Analisi Tecnica), dove ho conosciuto diverse personalità di spicco tra cui mi colpì particolarmente Francesco Caruso. Francesco oltre ad essere socio e docente SIAT aveva seguito tutto il percorso internazionale in IFTA. Prima conseguendo il CFTe e poi nel 2008 ottenendo la certificazione MFTA. Unico italiano ad ottenere quel importante riconoscimento. E così mi sono detto: è lui l’esempio che voglio seguire. Nel 2014 ho conseguito la certificazione SIAT da analista tecnico. Ad ottobre del 2014 ho fatto poi il passo successivo prendendo anche il CFTe. Nel 2016 sono diventato socio professional SIAT con una tesina sulla forza relativa applicata allo Stoxx Europe 600 e sempre nel 2016 ho fatto anche un master in Consulenza Finanziaria Indipendente organizzato da Consultique”.

Le analisi e i segnali di trading di Alessandro Moretti li potete trovare sul sito Segnali di Trading.