Barclays raccoglie la fiducia dei grandi investitori, ossigeno per i bancari europei

I fondi sovrani asiatici e mediorientali faranno confluire 4,5 miliardi di sterline nella banca britannica Barclays e i titoli bancari di tutta Europa tirano un sospiro di sollievo dopo una serie di sedute in flessione.
I primi commenti degli analisti alla ricapitalizzazione di Barclays mettono l’accento soprattutto su un punto: i capitali raccolti sono superiori a quanto ci si aspettasse date le indiscrezioni delle scorse settimane e questo dimostrebbe che la banca non ha fatto fatica ad aggregare alcuni tra gli istituzionali di primo piano in veste di azionisti strategici. E c’è anche di più. Barclays ha confermato la sua guidance sugli utili per il periodo 2008-2011 (utili cumulativi tra 9,3 e 10,6 miliardi), non ha segnalato nuove svalutazioni e ha anzi chiarito che continuerà a distribuire dividendi (nel primo semestre 2008 la cedola sara’ pari a 11,5 pence ad azione). Insomma difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare di meglio.
Barclays raccoglierà 1,764 milioni di sterline dalla Qatar investment autority, 533 milioni dalla Qatar investment challenger, 200 milioni dal fondo di Singapore Temasek, 500 milioni dalla cinese Smbc e 1,335 miliardi da altri investitori. L’emissione di 1,576 miliardi di nuove azioni ordinarie avverrà a un prezzo di sottoscrizione di 282 pence, con uno sconto del 9,3% rispetto alla chiusura di ieri e porterà a un miglioramento dei ratio patrimoniali. Secondo un primo commento degli analisti di Lehman Brothers, il Tier 1 ratio dovrebbe salire al 5,8% dal 4,5%. Dresdner Kleinwort parla invece di notizia “chiaramente positiva), ma nonostante ciò gli analisti della banca tedesca mantengono la loro raccomandazione hold nell’attesa di maggiore chiarezza su ulteriori write-down.
In Gran Bretagna Barclays guadagna oltre il 5% a 327 pence, seguita da Hbos e Royal Bank of Scotland con rialzi superiori al 3 per cento. All’interno dell’Eurotop 100 le migliori performance sono segnate da Ubs, con un progresso superiore al 4%, da Credit Agricole (+3,38% a 13,46 euro), Société Générale (+2,48% a 56,98 euro) e infine Dexia, Bnp Paribas e Credit Suisse, tutte con rialzi nell’ordine dei 2 punti percentuali. Bene anche i bancari italiani, con Intesa Sanpaolo in rialzo dell’1,5% e Unicredit l’1,18 per cento, mentre per Banco Popolare e Monte Paschi il rialzo supera il 2 per cento.