Notizie Notizie Italia Bankitalia: rallenta crescita delle sofferenze a giugno

Bankitalia: rallenta crescita delle sofferenze a giugno

9 Agosto 2017 11:42

Rallenta il tasso di crescita delle sofferenze, aumentano i prestiti alle famiglie e alle imprese nel mese di giugno. E’ questa l’istantanea scattata dalla Banca d’Italia e contenuta nel report mensile  “Banche e moneta: serie nazionali“, che contiene statistiche aggregate a livello nazionale sul sistema bancario.

Secondo i dati diffusi da Bankitalia, il tasso di crescita delle sofferenze è stato pari al 4,4% su base annua (5,5% nel mese precedente); quando si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari risulta pari al 10,4 per cento (10% nel mese precedente). E a fine giugno il totale complessivo delle sofferenze lorde della banche italiane era pari a circa 192 miliardi di euro, in discesa rispetto ai 202,11 miliardi di maggio.

Prendendo in considerazione il mercato del credito, a giugno i prestiti al settore privato hanno evidenziato una crescita dell’1,2% su base annua (1% a maggio). In particolare, i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,6% (2,5% nel mese precedente), quelli alle società non finanziarie sono rimasti stabili (0,3% a maggio). I depositi del settore privato sono aumentati del 5,1% su base annua (4% in maggio); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 15,8 per cento.
Nel frattempo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,47% (2,5% nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,49 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie – precisa Bankitalia nella pubblicazione odierna – sono risultati pari all’1,56% (1,6% in maggio); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 2,08%, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,15 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono rimasti stabili allo 0,40 per cento.