Bankitalia lancia l’allarme sulla qualità del credito, in calo i prestiti alle imprese

In Italia continua a peggiorare la qualità del credito. E’ l’allarme lanciato oggi da Bankitalia nel suo Bollettino economico. Nel quarto trimestre del 2009 “il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti è stato pari all’1,8%”, spiega Via Nazionale secondo cui questo rapporto, sebbene in calo rispetto al 2,2% del terzo trimestre, rimane “circa doppio rispetto al livello medio del 2008 e del 2007″ senza contare che la recente diminuzione potrebbe essere temporanea”. E la situazione non è certo migliorata all’inizio del 2010: i dati preliminari per il primo bimestre dell’anno indicano che “l’esposizione nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è lievemente aumentata rispetto allo stesso periodo del 2009”.
A febbraio 2010 è inoltre proseguito il calo dei prestiti bancari alle imprese italiane. Dal Bollettino di Via Nazionale emerge infatti che il credito bancario al settore privato non finanziario risultava in calo dello 0,6% su base annua rispetto a tre mesi prima “riflettendo la perdurante flessione del credito alle società non finanziarie (-3,9%), a fronte di una moderata crescita dei finanziamenti alle famiglie (+4%)”. La dinamica del credito rimane inoltre fortemente differenziata tra le diverse categorie di intermediari: la liquidità concessa dai primi cinque gruppi bancari italiani ha subito una contrazione del 4,1% annuo contro un’espansione del 2,1% da parte degli altri istituti di credito.
Un altro fattore allarmante, secondo le statistiche di Bankitalia, riguarda la redditività delle banche italiane che ha continuato a peggiorare nel corso del 2009. Considerando i bilanci dei primi cinque gruppi bancari, gli utili “si sono mediamente ridotti di circa un terzo; il rendimento del capitale e delle riserve (roe) è scivolato di circa due punti percentuali e la flessione del margine d’interesse è stata dell’8%”. Un peggioramento determinato soprattutto dall’aumento di accantonamenti e rettifiche. Il recupero della redditività bancaria, a detta degli esperti di Via Nazionale, dovrebbe essere graduale: infatti, “i risultati in linea con quelli del 2008 saranno nuovamente raggiunti a partire dal 2011”. A fronte del deterioramento della redditività, le banche italiane nel 2009 hanno progressivamente migliorato la loro posizione patrimoniale. “Grazie all’autofinanziamento, a dismissioni di attività non strategiche e, in alcuni casi, alla finalizzazione di operazioni di ricapitalizzazione pubblica, le risorse patrimoniali dei primi cinque gruppi si sono ulteriormente rafforzate nell’ultimo trimestre del 2009”, si legge nel Bollettino pubblicato dalla Banca d’Italia.