Bank of Japan: target inflazione al 2% da centrare con una politica di stimolo senza limiti
Dopo due giorni di riunione, è giunta la decisione della Bank of Japan: tassi inalterati allo 0-0,1% e obbiettivo di inflazione al 2%, rispetto al precedente livello dell’1%. L’istituto centrale nipponico cede così alla richiesta del governo di Shinzo Abe per una stretta più decisa alla deflazione cronica del Paese del Sol Levante.
L’obbiettivo è di giungere “il più presto possibile” ad una politica di stimolo “senza limiti” simile a quella adottata dalla statunitense Federal Reserve. A questo scopo, dal prossimo gennaio, alla scadenza del round di acquisto asset da 101 mila miliardi di yen, la BoJ farà partire l’acquisto di 13 mila miliardi di yen di debito governativo a breve scadenza, che durerà fino al raggiungimento dell’obbiettivo di inflazione e sarà mirato a stimolare il ricorso al prestito bancario da parte di privati e aziende arginando il calo dei prezzi. Il sostegno all’economia che ne dovrebbe derivare potrebbe aiutare il Paese ad uscire dalla sua terza recessione negli ultimi cinque anni.
Il mercato non ha accolto favorevolmente la notizia. L’indice Nikkei ha ceduto lo 0,35% a 10709,93 punti mentre il Topix che ha terminato a 905,15 punti in calo dello 0,44%. L’annuncio ha invece avuto l’effetto di rafforzare lo yen sul dollaro. “Il cambio di politica monetaria della Boj ha subito innescato prevedibili prese di profitto sul cambio USD/JPY”, commenta Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets, “per quanto si possa immaginare che si tratti di un movimento temporaneo e non tendenziale con il cross in rotta comunque verso quota 94.”